Regia di Gary Ross vedi scheda film
Da non amante del genere fantasy, mi sono sempre guardata bene dall'avvicinarmi alle troppo lunghe, e secondo me parecchio noiose, saghe cinematografiche in cui si sfidano maghi, creature alate, lanciatori di fiamme.
Ma, avendo un po' di tempo e tanta curiosità, ho ceduto al primo film basato sui romanzi di Suzanne Collins: Hnger Games.
Devo dire, con tutta onestà, che sono rimasta piacevolmente colpita.
Incredibile come la spettacolarizzazione del dolore possa essere così voluta, incredibile, certo, ma tremendamente vicino.
Oggi, nel XXI secolo fa spettacolo annunciare in diretta tv il ritrovamento del cadavere di una ragazza ai propri genitori,su youtube circolano e hanno successo i video dei pestaggi dei bulli; i giornalisti si appollaiano nei pressi delle case dei terremotati pronti a chiedere cosa o chi abbiano perduto.
E noi siamo di fronte a tutto questo, con le dovute e giuste differenze, un po' come gli spettatori degli Hunger Games, spettacoli annuali, in cui adolescenti scelti dalla sorte sono costretti ad uccidere pur di salvarsi per espiare una colpa commessa dai loro distretti di provenienza quasi cento anni prima.
I miei complimenti vanno certo all'autrice del libro, che è la mamma dell'idea originaria, e, come ho appena letto, ha anche lavorato alla sceneggiatura; agli effetti speciali; all'intero ed impeccabile cast.
Ora, non vedo l'ora di proseguire con la trilogia!
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