Regia di Gary Ross vedi scheda film
Non riesco a capacitarmi della sostanziale bocciatura e della valanga di commenti negativi. Mi sarei aspettato un maggiore equilibrio fra detrattori e appassionati. Tuttavia proprio questo sbilanciamento ha magari contribuito a determinare quello che poi si è rivelato il mio giudizio positivo, scaturito da un'aspettativa abbastanza ridotta. Sì, perché avevo preferito essere cauto, temendo una delusione, e non avevo voluto sperare che il successo al botteghino significasse una buona qualità. Anche perché sovente accade esattamente il contrario. Ma non in questo caso. Mi sono dovuto ricredere e (quasi) mi pento di non averlo visto al cinema, dove probabilmente non avrebbe manco sfigurato.
L'opera è la trasposizione dell'omonimo romanzo di fantascienza scritto da Suzanne Collins, una distopia futuristica ambientata in un Nord America post apocalittico. Esso è il primo di una trilogia, che prevede anche La ragazza di fuoco (Catching Fire) e Il canto della rivolta (Mockingjay). Io non ne ho letto nemmeno uno e forse è proprio questo uno dei motivi per i quali il film non mi è affatto dispiaciuto.
La storia è interessante e abbastanza originale nel suo fondamento, nel suo descrivere questo incontro straniante fra dittatura e televisione. Molti aspetti sono esasperati e diversi risvolti della trama sono forse prevedibili, ma tali difetti non pregiudicano in ogni caso la bontà dell'operazione. L'azione è opportunamente vivace e temperata, mai ostentata. Si evita di esagerare con la violenza, riuscendo però nel contempo a non rinunciare all'efficacia, ricorrendo più spesso all'implicito piuttosto che all'esplicito.
All'interno del cast si distingue soprattutto l'eccezionale Jennifer Lawrence, nel ruolo della protagonista Katniss Everdeen. Ella dimostra ancora una volta il talento di cui è capace, che probabilmente la rende fra le migliori e le più promettenti della sua generazione. Se l'intero film funziona è in gran parte merito suo, bisogna riconoscerlo. Al suo fianco un buon personaggio di supporto, Peeta Mellark, interpretato da un più che discreto Josh Hutcherson. Fra le altre, degna di nota è la presenza di Woody Harrelson (Haymitch Abernathy), Donald Sutherland (Coriolanus Snow), Stanley Tucci (Caesar Flickerman), sebbene essi non siano in primo piano (e non al loro meglio).
Quindi, nonostante qualche carenza minore nell'esecuzione, nel suo complesso si tratta di un'opera che vale la pena di vedere. Il finale "aperto" non dovrà lasciare interdetti: la vicenda dovrà ovviamente trovare suo sviluppo e compimento nei capitoli seguenti, come per la serie di libri da cui sono tratti. Il secondo, La ragazza di fuoco (Catching Fire), uscirà nei cinema statunitensi il 22 novembre 2013 (da noi il giorno prima). Mentre il terzo e ultimo, Il canto della rivolta (Mockingjay), sarà diviso in due parti, previste per il 21 novembre 2014 e il 20 novembre 2015 (sempre negli USA).
Ogni anno, tra le rovine di quello che fu il Nord America, lo stato di Panem obbliga ognuno dei suoi dodici distretti a mandare un ragazzo e una ragazza a competere agli Hunger Games. In parte bizzarro spettacolo, in parte stratagemma intimidatorio del governo, gli Hunger Games sono un evento televisivo nazionale nel quale i "Tributi" devono combattere gli uni contro gli altri per la sopravvivenza. Per tornare a casa al Distretto 12, Katniss è costretta a contare sul suo brillante istinto: dovrà fare scelte impossibili nell'arena, che metteranno sulla bilancia la sopravvivenza contro l'umanità e la vita contro l'amore.
Difficilmente James Newton Howard fallisce il compito affidatogli. Non rappresenta forse il suo lavoro migliore, ma sono del parere che anche in questa occasione egli sia riuscito a tradurre in musica l'emozione che scaturisce dalla visione di ogni momento ed evento principale del film. Ne ha saputo cogliere la vera essenza.
Non ho critiche particolari. Non ho avvertito la necessità di modifiche sostanziali.
Senza infamia e senza lode. Non si evince una personalità caratteristica.
Un'ottima Katniss Everdeen, in grado di reggere appieno il film sulle proprie spalle. Si conferma di talento.
Discreto. Non sfigura nella parte da comprimario, ossia quella di Peeta Mellark.
Interpreta Gale Hawthorne, ruolo d'importanza relativa.
La stravagante e frivola Effie Trinket.
Haymitch Abernathy, il bizzarro mentore per il Distretto 12.
Il freddo e calcolatore Coriolanus Snow, il Presidente di Panem.
L'eccentrico conduttore televisivo Caesar Flickerman.
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