Regia di Gary Ross vedi scheda film
Sono corsa alla prima con entusiasmo, stimolata dalla marea di trailer, interviste e quant'altro che ci hanno bombardato negli ultimi mesi, oltre alle notizie di record ai botteghini Usa. E ho preso una bella fregatura: in definitiva si tratta della versione estrema di un reality-show (da un momento all'altro mi aspettavo l'irruzione in scena di una starnazzante Simona Ventura), e come quelli è soporifero e prevedibile. Lunghissima e quasi statica la prima parte, infatti ho cominciato a guardare l'orologio dopo 45 minuti, non un buon segno; solo un po' meglio la seconda. E' l'ennesimo, costosissimo, inutile giocattolone destrorso e violento: in Usa v.m.13 - si aspettano evidentemente degli emulatori.
Non ho letto il libro da cui è tratto, primo di una trilogia per ragazzi (l'avevo ordinato - appena tornata a casa dal cinema mi sono affrettata ad annullare l'ordine) perciò non sono in grado di giudicare la bontà dell'adattamento.
La storia è un minestrone sconcertante, un cumulo di citazioni letterarie anche alte unite a scopiazzature da tutto il repertorio avventuroso cinematografico e televisivo degli ultimi 60 anni, dai classici Disney a LOST, con esplicite citazioni di THE TRUMAN SHOW. Tutti i personaggi sono il trionfo dello stereotipo, i caratteri sono tagliati non col coltello, con l'ascia. I dialoghi sono banali, con momenti di umorismo involontario.
E' decisamente ben ambientato negli esterni, ma scenografie, costumi e make-up ridicoli fanno sembrare il chiassosissimo BIANCANEVE di Tarsem un esempio di sobrietà.
Eccellenti come sempre Stanley Tucci e Woody Harrelson, piacevole sorpresa Lenny Kravitz, in un cameo l'ormai imbolsito Donald Sutherland
Bravo il ventenne Joshua Hutcherson, ha già una lunga carriera di attore-bambino in buoni titoli e si dimostra in crescita: lo aspetto al varco in qualcosa di più serio.
Quanto all'invincibile eroina Jennifer Lawrence, già protagonista assoluta in UN GELIDO INVERNO e ottima comprimaria in X-MEN L'INIZIO e MR. BEAVER, tutte storie a loro modo "estreme", aspetto di vederla in un film "normale", commedia o drammatico non importa: devo verificare se ha qualche espressione oltre a quella eternamente corrucciata di ragazzina perseguitata dalla sorte. Comunque la benedico "a prescindere" per il suo fisico: forte e atletica, decisamente non bella e non magra, spero che il suo successo collabori al calo delle emulatrici di svenevoli divette ceree e anoressiche.
In definitiva mi resta solo una cosa di questo film: la voglia di fare un viaggio nel Nord Carolina, dove è stato girato fra Charlotte e le Cedar Mountains: costoso come spot per la pro-loco!
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