Regia di Gary Ross vedi scheda film
Nella nazione di Panem (et circenses) una notevole Lawrence lotta per la propria vita in una futuristica arena. Ottima confezione, storia scorrevole ed intrigante, posticcia la profondità di intenti
Altro giro, altra estrazione ed ecco nuovi tributi a giocarsi la vita nell'arena futuristica del più tipico plot del "panem et circenses" molto caro alla fantascienza a sfondo sociologico. Il film è scorrevole ed incuriosiscono le trame relazionali tra i vari personaggi di questa carneficina istituzionalizzata, con momenti di azione ben congegnati e pause riflessive che aiutano a dare impulsi improvvisi al ritmo narrativo. Ottima la Lawrence, meno il resto del cast, un po' sotto tono rispetto alla protagonista. Una confezione roboante ma dalla parvenza posticcia, nella quale il dramma non sublima e le morti appaiono comunque "televisive" più che reali, smarrendo la forza espressiva utile a far comprendere la tragicità di una strage per scopi di intrattenimento. Un difetto grossolano che relega il film nel novero di quelli da intrattenimento puro e semplice, quindi perfetto per farne una saga da box office. Implacabile (come Schwarzy).
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