Regia di Jacques Doniol-Valcroze vedi scheda film
Il secondo cortometraggio di Doniol-Valcroze è questo Les surmenès, ‘Gli stremati’. Stremata dalla normalità e dalla semplicità con cui ha ‘risolto’ la sua esistenza (lavoro e sentimenti, contemporaneamente), la protagonista Catherine tenta il jolly inserendo nella sua vita un affascinante sconosciuto. Chiaramente la vicenda si complicherà a oltranza: stress genera stress. Il regista arriverà due anni più tardi al suo primo lungometraggio, Le gattine; con questo frammento in bianco e nero della durata di una ventina di minuti dà sfoggio di un discreto ordine narrativo e di un’analisi psicologica dei personaggi encomiabile. Fra i protagonisti ci sono il giovane Jean-Claude Brialy, l’esordiente Yane Barry nei panni del personaggio centrale della storia e Jean-Pierre Cassel, che aveva già interpretato alcune pellicole francesi in ruoli minori. 6/10.
Catherine va in città, dove ha trovato un lavoro e un fidanzato. La sua vita sembra già scritta: e così, quando un affascinante sconosciuto, incontrato sul treno, la tenta, Catherine ha un ripensamento.
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