Regia di Alessandro Genovesi vedi scheda film
Per il suo esordio alla regia, Alessandro Genovesi crea con Fabio De Luigi una commedia basata sul canovaccio di un'omonima sitcom inglese, ma che per il meccanismo di accumulo e l'antagonismo tra genero e suocero (qui incarnato da Antonio Catania) è molto debitrice anche di “Ti presento i miei” (2000). Vi si trovano atmosfere brillanti e surreali, quasi alla Woody Allen, ma il tono generale, più che altro, è quello di una black comedy. Questa mescolanza di elevati modelli partorisce un film sicuramente gradevole, ma che di originale (e di nostrano) non ha praticamente nulla, se non un modo di caratterizzare i personaggi fastidiosamente italiano, e cioè vessato dal macchiettismo: De Luigi fa De Luigi (cioè l'imbranato maldestro) e Alessandro Siani fa Siani (che fa Troisi...). Inoltre, gli interpreti non hanno un briciolo di sentimento e sembrano seguire meccanicamente il copione. In ogni caso, meglio il cast femminile, soprattutto MONICA GUERRITORE (forse meno CHIARA FRANCINI); e ARISA non è un'attrice ma se la cava. Ottima la fotografia.
Delicate e orecchiabili le musiche del duo PIVIO & ALDO DE SCALZI.
Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE
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