L’immigrato clandestino messicano Carlos (Demián Bichir) si guadagna da vivere grazie al suo lavoro di giardiniere, con il quale garantisce anche la minima sussistenza all’irrequieto figlio adolescente Luis (José Julián). Il rapporto tra i due non è certo dei migliori, ma avranno la possibilità di riavvicinarsi quando dovranno ricercare per le vie della città il furgoncino del padre - appena acquistato grazie a un prestito concesso dalla sorella e rubato con tutti gli strumenti di lavoro - su cui erano risposte tutte le speranze di cambiar vita.
Bellissimo film, a tratti commovente e con un finale straziante, forse un po’ ruffiano nel cercare la complicità dello spettatore, ma non sono così le condizioni in cui si trovano centinaia di migliaia di immigrati onesti e buoni lavoratori?
Si allunga ancora la mia personale lista dei film belli e invisibili, e stavolta devo anche aggiungere dei poco, ingiustamente, apprezzati. “A better life”, una vita migliore, è quella che sognano tanti poveri cristi che hanno pochissimo dalla vita e che per giunta hanno dovuto emigrare per avere un minimo di vita dignitosa. Ed è quello che succede a Carlos Galindo, un… leggi tutto
Carlos (Bichir) è un messicano entrato clandestinamente negli Stati Uniti e che lavora come giardiniere a Los Angeles. Separato, cresce come meglio può il figlio quindicenne Luis, costantemente a rischio di contagio delle gang locali. Il furto dell’agognato furgone – acquistato a fatica – mette Carlos nelle condizioni di insegnare al figlio il valore… leggi tutto
Carlos (Bichir) è un messicano entrato clandestinamente negli Stati Uniti e che lavora come giardiniere a Los Angeles. Separato, cresce come meglio può il figlio quindicenne Luis, costantemente a rischio di contagio delle gang locali. Il furto dell’agognato furgone – acquistato a fatica – mette Carlos nelle condizioni di insegnare al figlio il valore…
Immagino che l'idea del film sia venuta in un cinemino d'essai della California, una sera in cui proiettavano "Ladri di biciclette", premiato con l'Oscar proprio da quelle parti nel lontano 1949. Battute a parte, la notevole analogia tra le due sceneggiature vale a ricordarci che a distanza di vari decenni rimane apertissima la questione sociale sollevata dal capolavoro di Vittorio De Sica:…
Carlos (Demian Bichir) è un messicano che vive e lavora in maniera clandestina a Los Angeles e acquista un camioncino per emanciparsi e 'mettersi in proprio': fidandosi un po' troppo del prossimo, subisce il furto del suo mezzo di sostentamento, iniziando una disperata odissea, insieme al figlio Luis (José Juliàn), a dir il vero recalcitrante e dal temperamento ribelle, alla…
Di base Chris Weitz non racconta certo una storia nuova, il degrado sociale è universalmente ormai talmente preponderante da trovare parecchio spazio al cinema, ma intanto sceglie il protagonista giusto (Demian Bichir, nominato per questa interpretazione agli Oscar 2012), poi confeziona alcune scene davvero forti per la dolorosa emotività che trasmettono ed in più il suo…
Un piccolo grande bel film sulla dura vita degli immigrati messicani o affini in territorio americano con il duro problema della sopravvivenza.Una trama lineare che alla fine cede un po' al melenso,ma il tutto e' riscattato dal contenuto non banale del tema trattato.Da vedere....anche perche' poco visto.
Si allunga ancora la mia personale lista dei film belli e invisibili, e stavolta devo anche aggiungere dei poco, ingiustamente, apprezzati. “A better life”, una vita migliore, è quella che sognano tanti poveri cristi che hanno pochissimo dalla vita e che per giunta hanno dovuto emigrare per avere un minimo di vita dignitosa. Ed è quello che succede a Carlos Galindo, un…
Un buon numero di uscite caratterizzano il mese di aprile, ma soprattutto ci sono una manciata di titoli che, pur essendo parecchio diversi tra loro, si sono… segue
In Italia, ormai si sa, il cinema nel mese di giugno chiude "ufficialmente" i battenti e va in vacanza per poi ritornare con i blockbuster di ferragosto, quei… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Ma solo io ci vedo un remake di "Ladri di biciclette"? Voto: 7
leggi la recensione completa di andenkoBellissimo film, a tratti commovente e con un finale straziante, forse un po’ ruffiano nel cercare la complicità dello spettatore, ma non sono così le condizioni in cui si trovano centinaia di migliaia di immigrati onesti e buoni lavoratori?
leggi la recensione completa di michemar