Regia di Larry Charles vedi scheda film
Satira demenziale sulle dittature moderne, irrise soprattutto negli abusi di potere dei loro despoti.
Tre anni dopo Brüno, Sacha Baron Cohen abbandona la forma del mockumentary e veste i panni di un altro dei suoi caratteristici personaggi affiancato da un valente Ben Kingsley e dalla star di Scary Movie Anna Faris. Questa volta è il dittatore schizoide di uno Stato canaglia nordafricano: ciò permette a Baron Cohen, sceneggiatore con Jeff Schaffer, Alec Berg e David Mandel, di allestire una più ampia satira demenziale sulle dittature moderne, irrise soprattutto negli abusi di potere dei loro despoti, per poi puntare il dito, col monologo in chiusura, contro quell'inconscia e travestita dittatura che sono gli Stati Uniti. La carta sia vincente sia controproducente – inutile dirlo – è proprio quel tipo di provocatoria volgarità per la quale l'interprete accumula consenso: battutacce sullo sperma, scenette da comica muta, dialoghi beceri o razzisti, ritmo sgangherato e qualche sprizzo di comicità brillante (i giochi terroristici sulla consolle, il bislacco torturatore di John C. Reilly, i camei di Edward Norton e Megan Fox nei panni di loro stessi). È innegabile che certe sequenze siano davvero di squallido gusto (il parto in diretta, la masturbazione con dissolvenza su Forrest Gump) e che inoltre la storia d'amore tra i due protagonisti si dipani grossolanamente, ma in qualche momento (specie all'inizio) la risata è incontenibile. I più schizzinosi si tengano comunque a una debita distanza.
La musica è scritta da Erran Baron Cohen, fratello di Sacha.
Film DISCRETO (6) — Bollino ROSSO
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