Il generale Aladeen (Sacha Baron Cohen), dittatore dello stato di Wadiya, oppresso ormai da molti anni di governo autoritario, si reca negli Stati Uniti per partecipare a un congresso Onu. Mentre è impegnato a discutere dei processi di democratizzazione, che potrebbero coinvolgere anche i propri sudditi, in patria corre il rischio di vedersi rubare la scena da un pastore di capre (Sacha Baron Cohen), suo sosia dai modi alquanto grezzi, messo a governare in gran segreto dal suo vice Tamir (Ben Kingsley). Ma desiste dal rientrare nella propria terra per via della bellezza di Zoey (Anna Faris), proprietaria di un negozio di cibo biologico che sta cercando di fargli cambiare idea sulle sue convinzioni politiche.
Note
Dopo Borat. Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan e Brüno, Cohen (con il fido Charles alla regia) non s’affida più alla forma del mockumentary: Il dittatore segue una narrazione canonica, occhieggia a Il grande dittatore e a La guerra lampo dei fratelli Marx, ma coltiva la propensione a squarciare - con gag selvagge, scatologiche, nonsense, camei geniali - il confine aleatorio tra realtà e apparenze, delitti e ipocrisie. E, infine, dittatura e democrazia. La tabula rasa del demenziale può apparire cerchiobottista, la carica eversiva può disperdersi nella molteplicità degli obiettivi, ma va riconosciuta a Cohen una declinazione del comico in chiave politica che, oggi, non ha pari.
Nonostante qualche buona gag un film pessimo,con momenti decisamente imbarazzanti e soprattutto un protagonista che per quanto si sforzi non riesce altro che ad essere penoso.
“Il dittatore” (The Dictator, 2012) è il quinto lungometraggio del regista di Brooklyn Larry Charles. Personaggio che nella relativa breve carriera cinematografica non le manda certo a dire. Puntiglioso, sarcastico, spudorato e, tanto quanto basta, scurrile (per rompere tutte le uova del paniere); un newyorkese che si fa beffa dell’America-sogno e irriverente verso il facile modo di… leggi tutto
“Mi hanno pagato per ucciderti, però ti torturerò gratis.” Intelligentemente cinico. Perfidamente esilarante. È il nuovo, irresistibile travestimento di Sacha Baron Cohen, che qui vediamo indossare i panni dell’ammiraglio generale Aladeen, dittatore dello stato nordafricano di Wadiya, ed in procinto di dotarsi di armamenti nucleari. La sua storia di despota che finisce “in… leggi tutto
Ho sempre dato credito a Sacha Baron Cohen, uno che ha trovato la sua strada a suon di personaggi sopra e oltre le righe , uno che ha fatto della provocazione la sua cifra stilistica dominante. Se Ali G lo avevo detestato cordialmente, altrettanto non era successo conBorat in cui le sezioni candid camera erano strepitose e neanche con Brunoche mi aveva strappato risate in più di… leggi tutto
L'ammiraglio generale Aladeen è il dittatore della nazione di Wadiya, ricca di risorse naturali ed abitata da un popolo ormai rassegnato alle stranezze ed alla brutalità del suo despota, il quale riceve un invito per recarsi a New York, al fine di poter tranquillizzare, parlando nel consesso dell'O.N.U., la comunità internazionale circa i fini delle sue politiche in materia…
E' il primo film di Sacha Baron Cohen che vedo ed è proprio come me l' aspettavo : politicamente scorretto ma esilarante , volgare ma divertente , demenziale ma sarcastico . Il tutto sorretto da un buon cast sempre all' altezza . In alcuni momenti ci sono scadimenti di tono che fanno pensare di guardare qualche "Scary movie " o simile , poi , per fortuna , ci sono altre scene che invece…
Da poche ore ho visto in "anteprima provinciale" La Stoffa dei Sogni di Gianfranco Cabiddu e quasi da subito mi è venuto in mente questo...le sostituzioni gli scambi fatti da impostori nel cinema. Quello che si…
Il generale Aladeen, Dittatore dello Stato africano di Wadiya, si reca a New York per presenziare a una seduta dell'ONU, ma viene rapito e sostituito da un sosia che seguirà i dettami del plenipotenziario Tamir, a capo di un complotto per cedere le risorse petrolifere alle Multinazionali dell'energia.
Miracolosamente sopravvissuto al rapimento, vive la vita della Grande Mela in compagnia…
Geniale questo Cohen!
Più politicamente scorretto del più politicamente scorretto del mondo.
Trovate intelligenti e polemiche a più non posso (vedi discorso finale all'assemblea sulla democrazia) e gag senza soluzione di continuità, per un film comico-demenziale che è di una scaltrezza unica.
Camei d'elite da seguire.
Commedia americana non è sinonimo di demenzialità, come dimostrano alcune di quelle presenti nella lista...Gli americani (come noi, del resto) sanno talvolta far divertire con commedie impegnate, talvolta…
Vi sono persone che aspirano a molto di più di un semplice appunto nei libri di storia, o ad una carica governativa temporanea. Questi uomini altro non cercano che il potere attraverso la violenza e il…
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Commenti (11) vedi tutti
Satira banale e scontata, comicità estremamente lineare e superata. Sconsigliatissimo. Voto 4.
commento di ivanobluGrottesco, comico, fuori dagli schemi, trovate moolto divertenti, voto 8
commento di stokaiserNonostante qualche buona gag un film pessimo,con momenti decisamente imbarazzanti e soprattutto un protagonista che per quanto si sforzi non riesce altro che ad essere penoso.
commento di Ethan01Satira demenziale sulle dittature moderne, irrise soprattutto negli abusi di potere dei loro despoti.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoBell' esempio di satira moderna .
leggi la recensione completa di daniele64Internet 20 dollari al giorno. E poi sarei io il criminale?
leggi la recensione completa di champagne1Colmo di becera volgarità, cattiveria e cinismo. Ogni tanto diverte, intrattiene, ma tutto a condizione di spegnere il cervello.
commento di bebabi34nbo comment na casada
commento di raimeaSono sempre di manica larga nei giudizi, ma questo è veramente un film squallido.
commento di maiochisonoMi ha fatto scompisciare dalle risate.
commento di ironsaxsimpatico film del grande Sacha Baron Cohen…di grande attualita la satira politica
commento di IGLI