Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
Uno dei primi lavori di Godard, che contrariamente a molti suoi colleghi dell’epoca non si dedicò granchè ai cortometraggi. Aveva peraltro già licenziato, da pochissimo, il suo primo lungometraggio (Fino all’ultimo respiro), dal quale prese il protagonista Jean-Paul Belmondo per fargli interpretare questa curiosa scenetta comica (e pertanto ancora più curiosa, non essendo un genere a cui il regista sia mai stato particolarmente avvezzo). Tredici minuti in bianco e nero con un monologo prolisso di Belmondo e un’annoiata Anne Collette a fingere di ascoltarlo, fino all’esplosione comica finale che si risolve in un plateale understatement (Sei venuta qui per me? No, per lo spazzolino da denti: pensavo fosse amore, invece era igiene dentale). Sceneggiatura del regista, musiche e titoli sbarazzini, adatti ai contenuti dell’opera; quasi nessun ‘godardismo’ (palese infrazione delle regole del cinema classico), se si esclude quel movimento di camera ondeggiante, a seguire la testa della protagonista, verso la metà del film (come a mostrarci una soggettiva impropria, visto che la ragazza è in primo piano). 6/10.
Charlotte arriva a casa dell'ex fidanzato; lui la rimprovera con una lunghissima paternale, al termine della quale però le chiede se lei sia tornata per lui. Risposta sorprendente.
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