Regia di Valentina Monti vedi scheda film
Storia di una radio tutta al femminile in un Paese martoriato dalla guerra. Girls on the Air, firmato dalla giovane regista Valentina Monti, è un documentario minuto (quanto a durata), classicissimo (nel suo alternare immagini di repertorio alle voci delle protagoniste) e altrettanto necessario. L’Afghanistan oggi, terra di conflitto e di contraddizioni tra un passato opprimente, ingombrante e un presente che scalpita. Humaira è nata e cresciuta lì, e nel 2003 – dopo la caduta del regime telebano – ha deciso di fondare Radio Sahar, con l’obiettivo di portare l’informazione in un Paese analfabeta e povero, dove gli attacchi dei kamikaze e la violenza sulle donne sono all’ordine del giorno. Il maggior pregio di questa radio è simile a quello del documentario che la ritrae: l’Afghanistan che raccontano è molto lontano dagli stereotipi che i media hanno contribuito a creare nell’immaginario occidentale. È una realtà complessa, alla ricerca di armonia e democrazia. È anche il luogo di nascita delle giornaliste di Radio Sahar, che con i loro chador mossi dal vento si avventurano nelle zone più rischiose, nei tribunali, nelle crepe profonde di un Paese in bilico tra modernità e tradizione.
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