Regia di Maurice Pialat vedi scheda film
Uno dei primi lavori di Pialat, trentacinquenne che esordirà nel lungometraggio solamente otto anni più tardi, nel 1968, con L’enfance nue. Questo L’amore esiste venne presentato a Venezia e già mostrò la profondità dello sguardo dell’autore, molto simile a quella di un Resnais (Tutta la memoria del mondo piuttosto che Notte e nebbia). Qui però il discorso si capovolge: ciò che interessa a Pialat non è tanto scavare nella memoria (idea centrale dei lavori di Resnais), quanto recuperare il presente, il concreto, per mostrarne la grigia (complice anche la fotografia in uno spoglissimo bianco e nero) e desolante piattezza. Venti minuti di immagini commentate dall’esordiente Jean-Loup Reynold. 6/10.
Indagine sulla Francia a dieci-quindici anni dalla fine della seconda guerra mondiale, andando a osservare i sobborghi parigini, gli alti e impersonali grattacieli, il deposito degli autobus in cui riposano i vecchi mezzi, le strade desolate della più anonima periferia.
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