Trama
Attraverso interviste e testimonianze si ripercorre la storia dei giovani iraniani torturati o lapidati solo a causa della loro omosessualità, talvolta solo presunta, che tradirebbe le rigide norme della religione musulmana. I racconti di vite spezzate trovano il loro culmine nella vicenda del ventunenne Ebrahim Hamidi, condannato a morte per sodomia. A nulla sembra essere valso l'aiuto del suo avvocato Mohammad Mostafaei (difensore anche di Sakineh, la donna condannata alla lapidazione perché accusata di aver tradito il marito), che ha dovuto lasciare il paese, nonostante l'interessamento alla vicenda di Amnesty International.
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