Regia di Ezio Greggio vedi scheda film
Box office 3D è un film degli anni '80 e come tale arriva con circa tre decenni di ritardo: ma il problema più grande è che lo fa consapevolmente e fieramente; qua e là può far sorridere (a denti molto molto stretti) ed è il primo lavoro di produzione italiana a uscire al cinema in 3D, ma altre cose positive da dirne a riguardo non ce ne sono. Sboccato come pochi altri film nostrani contemporanei, strutturato per episodi come non usa più fare da ormai mezzo secolo, con un cast paratelevisivo che non disdegna di sfoggiare guest stars da latte alle ginocchia (Aldo Biscardi, Luca Giurato, l'incolpevole Cesara Buonamici), Box office 3D è una tronfia raccolta delle peggiori idee che potessero venire a un regista e a un produttore (e in effetti Greggio compare anche in tali vesti); scritto proprio da Greggio, insieme a Fausto Brizzi, Marco Martani, Rudy De Luca e Steve Habermann, si compone di una manciata di episodi dislocati in tronconi netti lungo il centinaio di minuti della sua durata, con una parodia di riferimento in ciascun segmento (Harry Potter, Fast and furious, Il gladiatore, Il codice Da Vinci, etc.) e una serie di citazioni cinematografiche in aggiunta per ognuno di essi (Psycho, Grease e via dicendo). Greggio non aveva girato più nulla da quello Svitati del 1999 che vide l'inspiegabile partecipazione di Mel Brooks (che non ha mai nascosto di considerare il modestissimo comico italiano quale suo figlioccio artistico!): e forse avrebbe fatto bene a rimanere in silenzio ancora più a lungo. Fra gli interpreti: Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Anna Falchi, Gigi Proietti, Ric, Biagio Izzo, Rocco Ciarmoli, Max Pisu, Antonello Fassari; nel finale rimane imperdibile la Lollobrigida in una sequenza sgradevolmente iettatoria nei suoi confronti, girata da Greggio platealmente per intenti di autoesaltazione, ma in realtà dal gravissimo tanfo funebre (la diva saluta gridando un testamentale 'Viva il cinema!', mentre la pellicola si sofferma su un ralenty dal valore palesemente commemorativo). Ecco, questa immagine spiega molto del film e del suo autore, che peraltro in altri lidi (leggasi: tv) funziona in maniera ineccepibile. 1/10.
Riletture dementi e sconclusionate di alcuni blockbuster americani: Fast and furious, la saga di Harry Potter, Il codice Da Vinci, Il padrino...
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