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Hotel Transylvania

Regia di Genndy Tartakovsky vedi scheda film

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La recensione su Hotel Transylvania

di mc 5
8 stelle

Assodato che è inutile tentare di competere coi colossi Pixar e DreamWorks, almeno sul piano tecnologico, allora è meglio fare come hanno scelto quelli della Sony Pictures Animation, cioè affidarsi ad un professionista come Genndy Tartakovski e creare qualcosa di non eccessivamente ambizioso ma comunque simpatico e sfiziosamente divertente. Anche il tema trattato è semplice e tutt'altro che originale: una panoramica completa sui principali mostri della storia del cinema, sviscerandone debolezze ed ossessioni. Il tutto ricorrendo ad un'animazione vecchio stile, dall'anima simpaticamente vintage. Quindi nessun riferimento, come invece è la tendenza imperante, a stili ed approcci da videogame. Anzi, si respira qui una benefica aria d'antico, di tradizionale. Con un risultato che si può esprimere in una sola parola: godibilità. Sì, perchè qui la formula (vincente) è quella di affiancare con intelligenza un'estetica visivamente retrò a una contemporaneità rintracciabile nel ritmo incalzante dell'opera e nell'efficacia di infinite gag e battute, il tutto reso appetibile ai giovanissimi che ridono delle goffe movenze di quei freaks scalcagnati ma apprezzabile anche da palati più esigenti per i diffusi riferimenti cinefili. Nei confronti dei classici del cinema horror e dei suoi personaggi, infatti, Tartakovski ha saputo ironizzare e "sguazzare" con una verve davvero formidabile, dando vita a numeri e situazioni di cui alcune veramente irresistibili anche per un pubblico adulto. La vicenda è essenziale e ridotta all'osso: il conte Dracula costruisce un Hotel di gran lusso nel quale ospiterà il gotha dei mostri della cinematografia horror. E questo perchè i suddetti mostri hanno bisogno di un luogo dove stare insieme, lontano da quegli umani che oggi più che mai sono protagonisti di una realtà sempre più malvagia. Ma la preoccupazione primaria di Dracula è di preservare la sua giovane figlia Mavis (118 anni!) dalla cattiveria del mondo "là fuori", evitandole dunque ogni possibilità di contatto con i malefici umani. Ma per uno scherzo del destino uno stralunato adolescente riesce a penetrare nell'hotel e da questo inizio si dipana una storia che vive soprattutto di gag esilaranti e dialoghi gustosi. Il film possiede infatti un ritmo frizzante che impedisce allo spettatore di annoiarsi. C'è poi, in sottotraccia, una lettura sapientemente critica verso il successo attuale delle pellicole di vampiri, ed è chiaro il riferimento a come il cinema contemporaneo abbia snaturato ed impoverito queste figure dannate riducendole a pop star per pischelle in fiore e privandole totalmente del loro antico fascino. Il concetto che accompagna il messaggio veicolato dal film -forse retorico ma utile se rivolto ai giovanissimi- è più o meno il medesimo del recente (e altrettanto valido) "ParaNorman", vale a dire che i veri mostri sono gli umani, che attaccano chiunque ritengano "diverso" rispetto ai modelli sociali consolidati. La cosa più strepitosa e favolosamente riuscita è la caratterizzazione dei singoli mostruosi ospiti del resort; assistiamo infatti a gag davvero formidabili, alcune delle quali mi hanno fatto piegare in due dalle risate, a testimonianza di un'evidente cura in sede di scrittura dei personaggi. Due ultime segnalazioni. Intanto i gustosi titoli di coda in cui sfilano i personaggi del film in ambito squisitamente bidimensionale proprio per contrasto con la vocazione 3D dell'opera (io, in ogni caso, ho visto il film nella sua versione "tradizionale", perchè ritengo non ci sia nulla che valga la fruizione di un film nella sua originale e piena luminosità). E per finire una segnalazione che verrà probabilmente apprezzata solo dai cinefili rockettari. Autore della colonna sonora è Mark Mothersbaugh, un nome che a qualcuno evocherà ricordi "potenti": Mark fu infatti a suo tempo uno dei fondatori del leggendario gruppo dei DEVO, da Akron (Ohio), formazione seminale della prima era punk. E vorrei concludere sottolineando che questa pellicola (come pure il già citato "ParaNorman") pur potendo contare su una promozione assai inferiore e su un progetto meno ambizioso, è a mio avviso molto più godibile di certi pompatissimi cartoons in arrivo nelle nostre sale e in odore di "euforia natalizia".
Voto: 9

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