Regia di Genndy Tartakovsky vedi scheda film
Nell’anno del centenario della Universal poteva essere un’ottima occasione per cercare di omaggiare al meglio la combriccola di mostri presentati in questa pellicola della Sony, già artefice del clamoroso (e meritato) successo di Piovono polpette, invece quello che ci troviamo di fronte è un film d’animazione minore e riservato esclusivamente ad un pubblico infantile o pre-adolescenziale al massimo.
È questo purtroppo il suo peggiore (e più evidente) difetto e, sebbene la storia sia dotata di una sana ironia di fondo che vede le proiezioni dei cattivi più cattivi della storia del cinema (dal Conte Dracula al mostro di Frankenstein, dalla Mummia all’Uomo Invisibile), è tutto troppo smaccatamente in superficie per tentare di arrivare a conquistare un pubblico più adulto; la vicenda, dopo una presentazione standard, ci racconta delle peripezie del famigerato conte Dracula, che costruisce un vero e proprio hotel nel quale ospitare e tenere al sicuro il popolo dei mostri, spaventato dalla crudeltà degli umani (nel loro immaginario, ancora armati di forconi). Quando un ragazzo si presenterà all’hotel, il conte cercherà di camuffarlo per non far scappare i suoi ospiti e per proteggere l’innocenza della sua unica figlia.
Il prodotto quindi, fissato il target, si propone di svolgere la sua funzione di intrattenimento senza andare troppo oltre o forzare la mano: il risultato è un prodotto molto poco originale e la sorpresa è piuttosto amara se si pensa che dietro il progetto c’è quel Genndy Tartakovsky, autore di fantastiche serie tv animate come Dexter’s Laboratory e The Powerpuff Girls. Se la regia non se la cava affatto male, è proprio la sceneggiatura che pecca in maniera evidente, forse per aver scelto di non prendersi alcuni rischi.
Molto soddisfacente infine il doppiaggio italiano: Claudio Bisio sceglie un tono da macchietta che dona linfa al suo personaggio mentre Cristiana Capotondi svolge il suo compito senza sbavature. VOTO : 5,5/10
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