Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Enigmatico, complesso e ambizioso tanto quanto il breve romanzo di Don DeLillo, del quale ricalca abbastanza fedelmente trama contorta e soprattutto atmosfere asettiche, distorte e crudamente filosofeggianti, questa pellicola si rivolge sicuramente ad un pubblico ristretto e richiede un'attenzione costante ai dialoghi oltre che alle inquadrature, che spesso sottendono significati metaforici.
Riesce a colpire anche nell'elegante e incisivo stile visivo di Cronenberg che dirige un algido e ambiguo Robert Pattinson nel suo ruolo finora più maturo e impegnativo.
Molteplici i personaggi e le riflessioni che si articolano sia attorno al binomio potere & finanza, che a quello tecnologia & vita reale, estrapolando tematiche profonde e attuali.
Un film indubbiamente non di facile consumo ma intrigante nella messa in scena e interessante negli spunti, oltre che dotato di un alto livello tecnico, e di un cast ben scelto.
Da un'impronta personale ad una storia che si adatta al suo modo di fare cinema, per tematiche e personaggi.
Al di là del vampiro anemico, dimostra di avere delle buone potenzialità: la sua freddezza, che cela una bruciante insoddisfazione verso tutto e tutti, riesce a risultare morbosamente affascinante.
La controparte del protagonista, la sua nemesi: sottilmente inquietante la resa suo abbrutimento fisico e psicologico.
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