Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Il primo film sul nuovo decennio recita un trailer...
Un ragazz(in)o di 28 anni con la faccia da quarantenne pallido vampiro (bravo Cronemberg almeno a sfruttare Pattinson nel ruolo per il quale è più portato!) gioca a fare l'ultramegamiliardario (come neanche i pannolini di certi film brutti dei primi anni '90) e gironzola un pò per la Grande Mela con la sua limousine arredata come un bar vintage (con tanto di juke box ultracolorato con schermo televisivo incorporato).
Intanto fuori sembra essere scoppiata la Fine del Mondo:
un ambasciatore americano in Nord Corea viene assassinato (in una sequenza splatterosissima dove gli viene infilato un coltello nell'occhio e trapassato fino al cervello), un cantante rap muore per cause naturali e il suo funerale è quanto di più folkloristico offre il film (ci sono pure i suggestivi dervisci danzanti di jacopettiana memoria), il riccastro ha una moglie stupenda che non gliela dà quasi mai quindi fa sesso con tutte quelle che gli capitano a tiro, i fannulloni occupano Wall Street per gioco poi tutto finisce com'era cominciato...
Intanto senza apparente motivo il giovane comincia a ricevere attentati: una torta in faccia dal pagliaccio di turno che vuole farsi pubblicità e qualche proiettile da un misterioso killer.
La diffidenza aumenta e il ragazzo decide di non fidarsi più di nessuno, fino a diventare lui stesso un assassino...o forse lo era già?
Intanto raccatta di tutto e di più sulla sua lussuosa trenovettura diventata lercissima e prova a (ri)fare quindi la vita del povero (una ricerca delle sue origini per affrontare la crisi? Le storie di Paperon De Paperoni insegnano!) come tagliarsi i capelli dall'anziano barbiere (ex tassista) italiano che lo ha visto nascere senza neanche farseli lavare prima (non che sia cosa indispensabile ma stavolta il faccino, capelli compresi, è pieno di crema e panna!!!), intanto si avvicina l'amaro, sconclusionato e crudele epilogo...
Immagini angoscianti e grottesche, caos primordiale costruito sui disastri della globalizzazione, sesso estremo per uccidere la noia di chi ha tutto ("Sparami! Mettila al massimo voltaggio! Voglio sentire un piacere nuovo!"), la morte dei sentimenti...una giornata specchio del capitalismo del nuovo millennio.
Un taglio che potrebbere essere capolavoro, purtroppo poco difficile da decifrare per i più...una nonvicenda (s)ca(l)polavoro!
Giudizio: 3 stellette e 1/2!
24 ore specchio dei tempi.
Il pezzo che accompagna il funerale è molto bello.
L'incomprensibilità del tutto!
Reality show a New York.
Vampiro a Manhattan.
Quando tromba con Pattinson sulla limousine la scena è da antologia: lei si agita in tutti i modi, lui fermo e in silenzio come se dormisse da sveglio!!!
Che figa! Sembra Scarlett Johanson senza labbra sporgenti.
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