Regia di David Fincher vedi scheda film
Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto con The social network, David Fincher assume il compito di dirigere il remake americano della trilogia letteraria Millenium, già trasposta da un cineasta svedese pochi anni fa.
Non avendo visto questi film, né tantomeno letto i libri, il mio giudizio si limita alla sola visione di questa pellicola.
La trama è interessante, mescola dramma, noir, giallo, in una storia molto cruda a tinte forti, che il regista non risparmia di gettare addosso allo spettatore in alcune sequenze, e il fulcro della vicenda va svelandosi poco per volta durante i lunghi minuti della pellicola.
La sceneggiatura, a parte qualche pesantezza narrativa nelle descrizioni di carattere finanziario, riesce a coinvolgere soprattutto nell'aspetto giallo, mente il controverso rapporto tra i protagonisti, il maturo giornalista in crisi lavorativa e personale, e la giovane hacker punk disadattata, è la parte che ho trovato meno convincente, sebbene i personaggi siano stati resi ottimamente da Craig e Mara, i quali offrono comunque un'interpretazione degna di nota. Doveva essere il fulcro del film, così era stato presentato, ma è stata affrontato in maniera superficiale, epilogo compreso.
Per il resto la fotografia è notevole e la regia trasmette con forza le varie scansioni della trama, così come la colonna sonora.
Non completamente riuscito, ma da vedere per chi apprezza il genere e lo stile di questo regista.
Diretto ed efficace.
Adatto alla parte, dona diverse sfumature al suo personaggio.
Perfetto.
Incisiva, grande trasformazione fisica e buona espressività.
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