Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
La sete di denaro è un bisogno difficile da soddisfare.
Chi l'avverte è disposto a passare sopra ogni cosa pur di estinguerlo.
Naturalmente deve agire in dei contesti che gli offrono l'opportunità di poterlo placare.
I settori in cui il denaro circola a dismisura sono quelli da lui prediletti.
Il metodo, su cui fa perno per sfruttare le occasioni vantaggiose che offrono, è sempre lo stesso: accanirsi sulle debolezze di chi si avvicina a quei settori per usufruire di un servizio.
La persona che ha a che fare con il mondo della sanità è quella che lamenta qualche disturbo fisico o mentale, quella che ha rapporti costanti con l'editoria è quella che magari riesce a trovare nella cronaca nera lo slancio giusto per sfuggire alla noia. Insomma sono dei soggetti con delle fragilità ed il truffatore sa come manipolarli a dovere per raggiungere il suo scopo.
Non è difficile, infatti, che possa prescrivergli un farmaco soltanto perchè è prodotto dalla casa farmaceutica con cui ha dei legami di interesse. Oppure indirizzarli verso degli specialisti con cui intrattiene rapporti della stessa natura.
Ma anche nel giornalismo sa come destreggiarsi a dovere.
Puó capitare peró che questi tizi disonesti passino ad un certo punto della loro esistenza dall'altra parte della barricata: Il medico che diventa paziente per colpa di una malattia o il giornalista che si trova in casa il mostro su cui aveva speculato per tanto tempo allo scopo di incrementare le vendite del suo giornale. E quando questo succede in genere si rendono conto delle azioni deplorevoli che hanno commesso nel corso della loro vita.
Zampa ha realizzato due film(Bisturi - La mafia bianca ed ''il mostro'') che ripongono il loro interesse proprio su questo tema. Visionandoli si puó notare che la corruzione viene innescata sempre dagli stessi meccanismi e che finirà per coinvolgere più individui. Sono dei lavori che prendono di mira quindi due realtà diverse per farci capire che i giochi di potere funzionano sempre allo stesso modo.
Nel ''mostro'' c'è anche della psicologia, che possiamo ravvisare nelle scene in cui il figlio dà troppo peso alle parole proferite dal padre ed in quelle dove fa capire di soffrire per il fatto che i genitori sono sempre assenti.
Non si fa mancare inoltre quei colpi di scena che rappresentano l'ossatura dei film appartenenti al genere Thriller.
Quelli di questa pellicola appaiono peró un pó irrealistici. Un difetto che ha inciso in maniera negativa sul mio giudizio finale, che è comunque positivo.
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