Regia di Cameron Crowe vedi scheda film
Cameron Crowe ci parla ancora una volta di giovinezza. Una giovinezza in cui si fa largo l'età adulta, quella delle responsabilità, della presa di coscienza del mondo e delle sue problematiche. Il tono è elegiaco, la forma leggera. Un lutto pre-narrazione mette in crisi e poi in gioco un padre di famiglia e i suoi due figlioletti. L'uomo, interpretato con misura da Matt Damon, porta nel cuore i segni della scomparsa precoce della moglie per malattia. Per lasciarsi alle spalle sofferenza e ricordi ingombranti decide di dare inizio ad una nuova vita scegliendo di cambiar casa. Spinto da ingenuo desiderio e un pizzico di sconsideratezza accetta di prendere in gestione uno zoo in campagna. Riuscirà a superare col tempo, generosità, determinazione e bontà d'animo tutte le avversità facendo squadra attorno a sé. Ricucirà lo strappo con l'adolescente primogenito, conquisterà la fiducia dello staff dello zoo, vincerà le difficoltà economiche, dimostrerà vero spirito ambientalista prendendo a cuore la causa di animali e terreno preso in gestione, ridarà gioia alla gente del circondario e lustro all'attività, smentirà il fratello disilluso e cinico (ma simpatico), ritroverà la voglia di aprirsi ad un nuovo tenero amore. Film letteralmente sospinto dalla bella colonna sonora di Jonsi del gruppo islandese dei Sigur Ros (tra le migliori band dell'ultimo decennio in assoluto) si muove con grazia tra commedia e un pizzico di dramma, lavorando sui sentimenti senza ombra di retorica e con genuino spirito di condivisione. Il sorriso aleggia nell'aria fresca della pellicola con garbo e apre ad una sensazione di visione positiva delle cose. Siamo sempre in tempo a coronare i nostri sogni, anche in barba alle sciagure dell'esistenza. Empatico, sincero, riuscito.
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