Regia di Charles Martin Smith vedi scheda film
C’è tutta l’America possibile dentro Dolphin Tale (da noi L’incredibile storia di Winter il delfino), e infatti a quelle latitudini la pellicola ha riscosso un enorme successo. La storia è vera, rimbalzata sui giornali americani nel 2008, quando a Winter, un delfino che non poteva nuotare, venne attaccata una protesi al posto della coda ed ebbe in salvo la vita. Un’avventura degna di Walt Disney, con tanto di comunità (l’acquario marino di Clearwater in Florida) impegnata tutta nel salvataggio, e un protagonista che è impossibile non amare. Winter recita se stesso anche nel film firmato da Charles Martin Smith, che punta tutto sulla tenacia del cetaceo e sulla commozione, senza girarci troppo intorno, alimentata dall’esemplare forza di volontà necessaria nella malattia e nella diversità. Immediato il riferimento all’american way of life e ai suoi tipici valori fondativi, a quello spirito di felicità e ottimismo che dalle nostre parti fa tanto America. Occasione imperdibile, dunque, per la Warner, che confeziona un film per famiglie che accontenta tutti, strappando il sorriso e la lacrima, facendoci nuotare in 3D, inserendo adulti (tra cui Morgan Freeman) e bambini il cui unico anelito è la speranza. Niente di nuovo, la realtà coincide, supera la fantasia, non fosse per Winter. Delfino da Oscar, al cinema e nella vita, diventato un simbolo ben prima di approdare a Hollywood.
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