Io meno te, tu meni me, ma in fondo in fondo siamo fratelli e senza potercelo dire ci amiamo lo stesso. Forse il vero bastardo era papà, ma è pur sempre papà...
Si dice che quando è a corto di idee Hollywood produca film su artisti marziali, gare di ballo, minacce più o meno spaziali. Questo perché tali generi hanno uno zoccolo duro di aficionados, che per nulla al mondo si perderebbero l'ennesima declinazione sul tema.
Warrior è questo, ma anche un po' più di questo.
Nel gigantesco Manuale dei Finali già Scritti in Partenza, ove gli sceneggiatori attingono senza vergogna, c'è scritto che il bello e buono trionferà sul brutto e cattivo. Così appena viene inquadrato Joel Edgerton sappiamo infallibilmente che Egli alzerà il trofeo. Poiché siamo navigati, possiamo anche immaginare quanto lungo e periglioso sarà il suo cammino d'Eroe verso l'agognato premio. Beh, Warrior non ci smentisce di una virgola, quindi se volete sapere che accadrà vi bastano 5 minuti di visione.
La novità/astuzia narrativa/variazione sul tema qui è che il Cattivo (Tom Hardy) è il fratello del Buono e l'allenatore (Nick Nolte) è il padre di entrambi. Quindi si può immaginare anche l'insieme di intrecci da psicodramma sotteso dallo scontro (letterale) di personalità, stili di vita, turbamenti pregressi. Siamo alla versione raffinata e matura di "maestra, Pierino mi ha rubato la matita" e "papi preferisce Ubaldo perché lui è biondo e io no". Magari è possibile, e in America forse persino probabile.
Però va detto che il tutto è confezionato bene - insomma fila senza pause e melensaggini - avvalendosi anche di una superba colonna sonora (su tutte About Today, de The National).
Se quindi volete vedere un po' di mazzate condite da lacrime di rabbia e gesti di fraterna riappacificazione, dovete arrivare alla fine. Io ci sono arrivato e tutto sommato non me ne pento.
Gavin o'Connor (regia): riesce a fare un prodotto decente, che in questo campo è più l'eccezione che la regola.
Joel Edgerton/Brendan: faccia da buono, carattere da buono. fa il buono e gli riesce.
Tom Hardy/Tommy: faccia da cattivo, fisico da gorilla. fa il cattivo che però alla fine si pente. il migliore del mazzo.
Nick Nolte/Paddy: stacca l'ennesimo tagliando da vecchio sportivo con tanti ricordi e tante pene segrete. è un bel modo per invecchiare, a Hollywood.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta