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Il mostro della via Morgue

Regia di Roy Del Ruth vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mostro della via Morgue

di undying
5 stelle

Dopo il buon successo de La maschera di cera, interpretato da Price e in 3D, la Warner realizza un altro horror ispirato a Poe e di nuovo destinato a una visione stereoscopica. Il risultato è questo interessante ibrido nel quale predomina un colore acceso e vivace, ottimamente reso anche in 2D.

 

locandina

Il mostro della via Morgue (1954): locandina

 

Parigi, fine del XIX° secolo. L'ispettore Bonnard (Claude Dauphin) indaga su una enigmatica serie di delitti compiuti in "Rue Morgue", vittime giovani donne uccise in circostanze inspiegabili. I loro corpi, massacrati da una furia bestiale, sono stati rinvenuti ai piani alti degli edifici, rendendo un vero rompicapo capire come il responsabile abbia potuto fuggire. Le indagini si orientano su persone atletiche, in particolare trapezisti o giovani dalla possente corporatura. Inizialmente viene incarcerato, poiché ritenuto possibile responsabile, un lanciatore di coltelli ma, causa l'esecuzione di un ulteriore delitto, il sospettato viene immediatamente rilasciato. Bonnard si rivolge quindi al professor Dupin (Steve Forrest) e al dottor Marais (Karl Malden), due ricercatori che si occupano di psicologia e condizionamento del comportamento animale, utilizzando per esperimenti cavie di laboratorio. Quando Dupin diventa testimone di un altro delitto, tentando di raggiungere il killer in un pericoloso inseguimento sui tetti della città, viene prontamente arrestato dalla polizia. Ad aggravare la sua posizione, un braccialetto indossato dall'ultima vittima. 

 

Patricia Medina

Il mostro della via Morgue (1954): Patricia Medina

 

Nella storia del cinema, con ciclica cadenza, il 3D monopolizza il mercato imponendo al pubblico una serie (perlopiù breve) di pellicole girate in versione stereoscopica. Non solo in anni recenti, il fenomeno in questione risale infatti a circa metà del XX° secolo. Una delle pellicole del tempo, che più ebbero successo, è stata La maschera di cera (1953) interpretata da Vincent Price e, ironia del destino, diretta da André De Toth, cineasta che mai avrebbe potuto sperimentare la visione in 3D essendo parzialmente cieco. La casa produttrice di quel film, Warner Bros., tenta quindi di battere il ferro finché caldo, dando il via alla lavorazione di Phantom of the Rue Morgue, horror dalle forti venature ironiche ispirato da un racconto di Edgar Allan Poe (The Murders in the Rue Morgue). Dirige un veterano di pellicole solitamente brillanti e d'evasione, Roy Del Ruth, cineasta sui set a partire dal lontano 1916, conforme al sistema pur avendo affrontato in rare occasioni il genere horror (The Terror, 1928), poi destinato a chiudere una carriera piuttosto longeva (oltre 120 regie considerando i primi cortometraggi) occupandosi di lavori destinati al piccolo schermo. Il mostro della via Morgue è fortemente condizionato dal contesto produttivo e dal periodo di realizzazione: la ricerca dell'effetto 3D impone di girare scene del tutto superficiali (palloncini svolazzanti, coltelli lanciati verso la mdp e via di questo passo), mentre il tono leggero, garantito delle sarcastiche battute dell'ispettore Bonnard, sminuisce il contenuto noir presente in origine. Di Edgar Allan Poe, insomma, resta ben poco. Tuttavia Del Ruth sa gestire bene il set, realizza buone sequenze facendo passare in secondo piano la pochézza degli effetti speciali (il gorilla appare con tutta evidenza un uomo mascherato) e soprattutto può contare su un mefistofèlico e imperdibile Karl Malden. Il futuro Franco Arnò de Il gatto a nove code (1971), interpreta qui un personaggio inquietante e disturbante contraddistinto da espressioni di lucida follia, la cui indole patriarcale emerge in tutto il suo orrore amplificata da un'innata misoginia che manifesta con grande convinzione esponendo in primo piano occhi con sguardo diabolico e certamente d'effetto. Il mostro della via Morgue è dunque una commedia dai risvolti macabri che decolla a partire dal secondo tempo in virtù del buon cast artistico, con presenza di un attore (Malden) in stato di grazia e chiuso sul finale con un omaggio evidente al King Kong (1933) di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack.

 

Karl Malden

Il mostro della via Morgue (1954): Karl Malden

 

Curiosità 

 

"Girato in 3D (e lo si nota nella scelta di alcune situazioni che consentono a oggetti e personaggi di 'lanciarsi' verso la cinepresa per aumentare l'effetto tridimensionale), Il mostro della via Morgue prende ispirazione dal film di Florey con Bela Lugosi, ma tornando relativamente più fedele al racconto di Poe. La Parigi ricostruita in studio evoca proprio quella di Il dottor Miracolo e sotto il costume da gorilla c'è lo stesso Gemora che aveva recitato la medesima parte nel film del 1932. Lo stuntman morì poco dopo le riprese."

(Fabio Giovannini e Antonio Tentori) [1]

 

scena

Il mostro della via Morgue (1954): scena

 

Critica 

 

"Girato in 3-D, la butta nello psicanalitico tanto per variare un po' le cose, ma rimane un film sostanzialmente poco brillante che si muove con ritmo torpido e poco ispirato sino a un finale che ne risolleva solo in parte le sorti. Karl Malden recita con enfasi eccessiva, mentre più buona è la prova di Steve Forrest nel ruolo di Dupin, il detective ante litteram con cui Poe praticamente ha fondato il giallo moderno."

(Rudy Salvagnini) [2]

 

Patricia Medina, Steve Forrest

Il mostro della via Morgue (1954): Patricia Medina, Steve Forrest

 

Visto censura [3]

 

Il 10 settembre 1954 il film di Del Ruth ottiene v.c. (n. 17151) con limitazione di visione ai minori di anni 16.

 

Metri di pellicola accertati: 2384 (87'30" a 24 fps).

 

Sinossi estratta dal verbale allegato al nulla osta 

 

Attenzione: SPOILER 

 

"Una dopo l'altra alcune ragazze francesi sono assassinate nella Parigi dalle luci a gas, sulla fine del secolo scorso. L'ispettore Bonnard, incaricato di trovare l'assassino, sospetta il Prof. Dupin, un giovane studioso di psicologia. Arlette, una modella di pittore, è la vittima più recente. Fra i suoi indumenti è rinvenuto un fermaglio a spilla, che era stato comprato per Jeannette, la fidanzata di Paul. Ciò induce il professore a supporre che l'oggetto fu rubato allo scopo di fornire una falsa traccia, per poterlo implicare nella vicenda. Sulla base di altri supposti indizi, Bonnard arresta Dupin. Il Dott. Marais, direttore dello Zoo, ed amico di Dupin, promette di aver cura di Jeannette. Nel suo studio Marais tenta di sedurre la ragazza, ma siccome ella oppone resistenza alle sue profferte d'amore, egli si infuria e si precipita verso la cella dove tiene rinchiuso Sultano, uno scimmione pericolosissimo. Questi, ucciso l'aiutante del direttore, riesce a fuggire e Marais corre immediatamente per cercare di acciuffarlo. Nel frattempo Sultano ritorna nella casa di Marais, rapisce Jeannette, mentre la polizia, scoperto il vero colpevole dei delitti accorre in forze per catturare Marais. Costui, impazzito, apre le gabbie, mettendo in libertà leopardi, tigri, pantere ed altre bestie allo scopo di creare il caos. Una tigre uccide lo zoologo, mentre stanno sopravvenendo i gendarmi condotti dal commissario Bonnard. Sultano si rifugia su un albero trascinando seco Jeannette, ma viene abbattuto a colpi di arma da fuoco. La caduta della ragazza viene attutita dal telo opportunamente steso dagli agenti. Nell'ufficio di Bonnard, Paul e Jeannette possono riunirsi, mentre l'ispettore può considerare conclusa la vicenda della Via Morgue."

 

NOTE

 

[1] "Edgar Allan Poe al cinema, in TV e nell'immaginario" (Profondo rosso edizioni), pag. 108.

 

[2] "Dizionario dei film horror" (Corte del Fontego), pag. 463.

 

[3] Dal sito "Italia Taglia".

 

Patricia Medina, Karl Malden

Il mostro della via Morgue (1954): Patricia Medina, Karl Malden

 

"E così, qualsiasi sistema di organi si sia studiato, quando si comparino le loro modificazioni nella serie delle scimmie, si arriva ad una sola conclusione: che le differenze strutturali che separano l'uomo dal gorilla e dallo scimpanzé non sono così grandi come quelle che separano il gorilla dalle scimmie inferiori."

(Thomas Henry Huxley)

 

Trailer 

 

F.P. 01/06/2024 - Versione visionata in lingua italiana, DVD Sinister (durata: 80'24")

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