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Stake Land

Regia di Jim Mickle vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Stake Land

di DeathCross
9 stelle

Riecheggiando Matheson, "Stake Land" di Mickle è a parer mio molto più vicino allo Spirito e alle Idee di Romero di quanto non siano la maggior parte degli zombie movie (e series) più o meno mainstream contemporanei, con una visione molto positiva della cooperazione e una forte critica del fanatismo religioso unito all'autoritarismo fascistoide.

 

 

Avendo involontariamente partorito un commento relativamente lungo dopo la prima visione odierna di questo Film, ho deciso di approfittarne per pubblicarla in questo sito, tenendo sempre aperta la porta ad eventuali revisioni future. 

 

Scritto da Jim Mickle e Nick Damici, "Stake Land" inizialmente è progettato come webserie ma poi il produttore indipendente Larry Fessenden, mentore di Mickle, suggerisce di convertire l'idea in un lungometraggio cinematografico, diretto da Mickle e interpretato da Nick Damici, anticipandolo con sette corti prequel (che intendo vedere), realizzati sempre dall'entourage fessendiano della Glass Eye Pix tra cui alcuni diretti da Fessenden in persona e uno dall'Attrice Danielle Harris.
Venendo al Film, il mondo post-apocalittico di "Stake Land" richiama, soprattutto per la questione dei vampiri, il Classico letterario "I Am Legend" di Matheson, trasportato sul grande schermo tre volte (con qualità calante) e ispiratore, tra gli altri, del "Night of the Living Dead" di Romero. Cito apposta Romero perché, a parer mio, il Film di Mickle è molto più vicino allo Spirito e alle Idee del Padre degli Zombie moderni di quanto la grande maggioranza di prodotti contemporanei legati agli zombie, dai remake 'guidati' dal "Dawn of the Dead" snyderiano ai "The Walking Dead", non siano. Infatti, se troppi film e affini zombieschi oggi tendono a dipingere questo tipo di apocalisse come un qualcosa di meramente fantastico e 'spoliticizzato', covando a volte (inconsapevolmente oppure no) in questa 'spoliticizzazione' una morale a mio avviso 'destrorsa' o comunque liberal-conservatrice del mondo (bisogna tornare alla normalità perché altrimenti 'homo homini lupus'), "Stake Land" con l'umanità minacciata dai vampiri invece propone delle alternative sociali basate sulla cooperazione e l'aiuto reciproco, senza veri e propri capi (Mister è il più esperto nel gruppetto del narratore-protagonista ma il suo obiettivo non è comandare autoritariamente ma aiutare le persone e in particolare il ragazzo a cavarsela autonomamente). Il pericolo umano è rappresentato dai fanatici religiosi e iper-nazionalisti, il cui obiettivo è riplasmare un'America autoritaria e totalitarista, anticipando in modo inquietante il potere raggiunto negli ultimi anni (con particolare evidenza nell'elezione di Trump) dalle frange più estremiste del cristianesimo fondamentalista e dai vari gruppi fascistoidi e alt-right, negli states e non solo.
Chiudendo la parentesi riflessiva, "Stake Land" si dimostra essere un grande Film anche nella costruzione delle Immagini, con una Fotografia straordinariamente suggestiva di Ryan Samul e un ottimo Montaggio curato dallo stesso Mickle, e un intrigante piano sequenza d'azione nato pare quasi per caso. Grandissimi tutti gli e tutte le interpreti, meravigliosamente delicata la Colonna Sonora di Jeff Grace e brillante la sceneggiatura, con forse solo una vera caduta di tono nella resa dei conti con un villain nel pre-finale, ma niente che rovini la Bellezza artistica e la Ricchezza contenutistica di quest'Opera che intendo sicuramente rivedere, così come intendo vedere i sopra citati corti prequel e il sequel del 2016. 

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