Regia di Declan Donnellan, Nick Ormerod vedi scheda film
In alcuni passaggi del film ho avuto come la sensazione che da un momento all'altro potessero entrar in scena... saltar fuori... Lino Banfi, la Fenech... o la Bouchet...
Patinato, troppo patinato... situazioni create - e risolte - in poco tempo. Tratteggi psicologici dei personaggi tagliati con l'accetta!
Il suntuoso cast, al cospetto del solito "vampiro"... lo sappiamo, sono tutte grandi attrici, capaci di giocare "a tutto campo"...
Tuttavia... sarebbe stato più "consono quanto auspicabile, invertire i ruoli "caratteriali" tra la Scott Thomas e la Thurman... la prima, seppur brava, sarebbe stata più a suo agio nei panni della cinica e scaltra moglie di seconde nozze... e la seconda in quella dell'incerta e virtuosa moglie dell'editore interpretato dal redivivo Cole Meanny - se non altro, per attidudine ad "antichi" ruoli delle due (vedi "le seduzioni pericolose", "the golden bowl" per la Thurman e "Godford park", "il paziente inglese" per la Scott Thomas.
Deliziosa Cristina Ricci... oggi come ai tempi dell'eterna ragazzina... dove si auspicava per la sua "mostruosa" bravura... una carriera Ben più sfavillante di quella poi precorsa dalla precoce attrice USA.
Comunque... il "Vampirello" cresciuto... non è poi così male... se non altro "il fisic du role" ce l'ha.
Un po' carente semmai , a mio vedere, è l'impostazione recitativa.
"Il ragazzo si farà... anche se ha le spalle strette..."
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