Regia di Ivan Cotroneo vedi scheda film
Peppino, un bambino di nove anni nella Napoli del 1973, si districa a fatica tra i mille ingorghi di una famiglia disfunzionale, tra padre adultero, madre depressa, zii fricchettoni, cugino omosessuale represso che crede di essere Superman e varie ed eventuali. Alla fine il ragazzino imparerà ad accettarsi nelle proprie peculiarità. Lo scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo esordisce alla regia con un curioso racconto di formazione (tratto da un suo romanzo omonimo) che eccede nel mettere troppa carne al fuoco ma che non riesce quasi mai a tenere insieme i troppi fili narrativi che, inevitabilmente, finiscono per restare appesi ed irrisolti. Il risultato è un'opera estremamente interessante da un punto di vista estetico (eccellente il cast, bellissima la fotografia del celebrato Luca Bigazzi, coinvolgente la colonna sonora rock e condivisibile la scelta di proporre una Napoli lontanissima dai cartolineschi luoghi comuni per mezzo dei quali viene regolarmente descritta) ma che, da un punto di vista eminentemente narrativo, finisce per girare a vuoto per lunghi tratti (la parte centrale è francamente noiosetta) per riuscire a risollevarsi solo con un poetico e struggente finale sulle note di "Life on Mars" di David Bowie. In definitiva, ottima la forma, scarsa la sostanza... il risultato è un salomonico giudizio di sufficienza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta