Regia di Dino Risi vedi scheda film
Carrellata fra l'onesto ed il geniale, sempre ironica, sarcastica, sopra le righe, costruita da un team ineffabile di autori (Age-Scarpelli-Scola-Maccari), messa in ordine da un Risi spietato ai massimi livelli ed interpretata da due dei più dotati attori italiani di sempre, Tognazzi e Gassman. Gli episodi vanno dal brevissimo sketch della durata di qualche battuta (o come quello del vigile, addirittura muto) ad alcune scenette più strutturate nella trama e nei personaggi (il testimone volontario o il pugile, episodio che chiude il film); qui si stabiliscono nuovi canoni per la commedia all'italiana, e più precisamente quelli risiani: un cinismo che non guarda in faccia a nulla e a nessuno (poliziotti, poveri, bambini) sovrasta ogni scena, non concedendo alcuno spazio alla retorica e puntando dritto all'effetto sorpresa, valorizzato dall'effettivo fondo di realismo che permea le singole storie. Ottimo il momento del cinema italiano, ottimo prodotto di quel momento.
Scenette di ordinaria decadenza di valori e costumi nell'Italia dei primi Sessanta: ladruncoli, truffatori, cinici, personaggi discutibili sotto ogni punto di vista, genitori degeneri: una ventina di episodi per raccontare l'Italia 'bruta' sviluppatasi dalla ricostruzione dopo il secondo dopoguerra.
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