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I mostri

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su I mostri

di emmepi8
8 stelle

Un film pensato da Elio Petri, ma poi lasciato a Risi, che nel frattempo aveva pensato di fare il film Il Maestro di Vigevano, che poi fece Petri; seconda fase: il film fu scritto da Age e Scarpelli, ma poi fu chiesto l'integrazione di Scola e Maccari, e tutti insieme fecero anche la sceneggiatura, con lo stesso regista. L'interprete principale, che doveva essere Sordi, non accettò il film ed il produttore De Laurentis, che allora aveva sotto contratto Sordi, lo rifiutò catalogandolo come troppo comunista.La sceneggiatura fu proposta a Cecchi Gori, padre, che avendo sotto contratto Vittorio Gassman lo propose in coppia con Tognazzi, con cui aveva già lavorato in La Marcia su Roma, sempre di Risi. Come si vede, una marcia abbastanza lunga, ma molto spesso lo è, anche se rimane sempre chiusa nei meandri produttivi, ma sarebbe sempre interessante scoprire questi aspetti che ci fanno conoscere le chiavi a cui certe inziative sono legate. Non è l'unico esempio a cui è legato un fatto casuale ad un film che poi diventerà un cult,a Risi era già successo con Il Sorpasso, che doveva essere prodotto da De Laurentis e interpretato dal solito Sordi (su questa storia c'è stata anche una lunga querelle con Sonego, che aveva scritto il soggetto, ma mai accreditato). Tornando al nostro film, diciamo che l'intevento di Scola e Maccari è stato compensativo, per non essere solo un film ad episodi semi barzellettaro, ma film di costume, che cammin facendo ha saputo cogliere nel segno, grazie anche allo stimolo dei attori che hanno saputo entrare in un gioco di costume davvero stimolante e centrato. Diciamo che è uno dei pochi esempi di film ad episodi a riuscire ad emergere ed a restare in pieno nella storia del nostro cinema, a distanza di anni la cosa si ripete e questo significa buon cinema. Gli episodi più brevi sono di una incisività eccezionale, gli altri non sono mai di routine, anche se sappiamo benissimo come andrà a finire; quello finale La Nobile Arte ha un tantino di più, lasciandoci nel finale un amaro cinico in bocca.

Sulla trama

Vari episodio sul costume di certe persone, che vivono normalemnte fra noi, ma che sono dei veri mostri e noi li conoscimao bene

Sulla colonna sonora

Trovajoli fa gli accordi, ma la colonna musicale è piena di canzoni dell'epoca, tutte della Rca, che nei film di Cecchi Gori si sentiva spessissimo.

Su Daniele Vargas

Il ragazzino cieco, piccolosimmo ruolo di vittima

Su Lando Buzzanca

Stranamente doppiato, nel ruolo del marito geloso, chwe si mette nelle mani del seduttore della moglie

Su Michèle Mercier

Moglie del videodipendente. Molto bella e ancora non angelicalizzata.

Su Ugo Tognazzi

Che dire perfetto nella sua recitazione, come dice anche Risi, naturale ed in compensazione della recitazione sopra le righe di Gassman. Ci sono degli spunti che ci riportano, nella loro brevità, a quelli che saranno i ruoli con Ferreri. Quello che mi piace in questo attore è la sua disponibilità assoluta nell'appostarsi su un personaggio, avendo una voglia ed una curiosità infinita di sperimentare

Su Vittorio Gassman

Attore enorme, ma anche ingombrante alle volte, ma se seguito bene ha dimostrato spesso di essere un attore anche a togliere e quindi un grande.

Su Dino Risi

Questo regista, come sempre ha bisogno di un sostegno di sceneggiatura forte, dopo di ché fare la regia rimane molto più facile.Qui ha costruito un piccolo gioiello che rimarrà un po il simbolo della nostra commedia all'italiana

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