Regia di Antonio Falduto vedi scheda film
Un filmetto italico con qualche ambizione e pretesa autoriale ma la cui mediocrità sia nei contenuti che nello scorrere degli eventi descritti disorienta e rende persino difficile qualificare. In ogni caso è più una soap opera tragico romantica imperniata (anche troppo) sulla protagonista, console italiano in Sudafrica, interpretata da Giuliana De Sio, alla ricerca di un suo ex (da lei in precedenza abbandonato per motivi che trascendono nella santità e che rivelerà solo alla fine), un certo Marco Borghi, figura fantomatica, invisibile, di sfondo, in quanto non compare mai, forse l’unica trovata apprezzabile del film. Sulla trama e svolgimento sequenziale è meglio stendere un velo pietoso, le incongruenze, inverosimiglianze e sciocchezze sono talmente numerose da renderlo persino patetico, è una discreta sequenza di piccoli spot politicamente corretti, in cui ogni valore ed azione e denuncia sociale e politica è sospesa, misurata, calibrata, soppesata attentamente, edulcorata, in modo che non nuoccia agli spettatori ed ai produttori, tutto abbastanza ben confezionato ma privo di verve e di realismo. Merita qualche considerazione solo per gli scorci paesaggistici e panoramici del paese ospitante, per il resto è noia.
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