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Red State

Regia di Kevin Smith vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Red State

di AndrewTelevision01
9 stelle

scena

Red State (2011): scena

John Goodman

Red State (2011): John Goodman

Attenzione: perché questo è uno dei film più satirici ed interessanti degli ultimi anni! La vicenda narra la storia di tre ragazzi, Jared, Trevis e Billy Ray (Kyle Gallner, Michael Angarano e Nicholas Braun), che rispondono alla proposta, di una donna, di partecipazione in un'orgia: quando essi accettano, essi finiscono nella "trappola del demonio". Entrambi finiscono imprigionati dentro delle gabbie, e vengono accompagnati dentro una chiesa. All'interno vi è un parroco, Abin Cooper (Michael Parks): egli rappresenta il lato oscuro della chiesa, o comunque uno degli aspetti comuni della chiesa. Critica i problemi dell'America, ma allo stesso esso ne rappresenta una parte: vediamo una chiesa omofoba, razzista, non empatica e tutto ciò fa pensare all'amarezza di ciò che deve rappresentare negli Stati Uniti. Durante il discorso del parroco vi sono delle famiglie, oramai tentate dal parroco, e devote a lui per le sue espressioni, considerate normali. La Chiesa verrà spiata dai poliziotti, e nel cast vi è il grande John Goodman, che interpreta Joseph Keenan. (All'interno della vicenda si immerge anche una ragazza, Cheyenne, interpretata da Kerry Bishè) Nel film troveremo atroci scene, purtroppo reali, che rappresentano l'America di oggi, che ha come punto di riferimento un tipo di chiesa con una realtà completamente distorta, di cui però tutti noi, da grandi, ci rendiamo conto di cosa può comportare. Soprattutto, nel film la chiesa viene rappresentata con un aspetto omofobo eccessivo, che nel contesto ci sta. Gli Stati Uniti, tutt'oggi vengono visti come sorta di "speranza" per i giovani, ma quando realizzo che negli Stati Uniti succedono cose ben peggiori, soprattutto perché è soprannominato come "paese migliore del mondo", devo arrangiarmi a visionare queste pellicole, che trasmettono una "guerra pacifica", seguite da critiche. Fortunatamente il film è stato accolto positivamente, e ciò significa che il pubblico si sta svegliando, e grazie a questi film riesce a comprendere cosa si cela "dietro le quinte". Il regista e sceneggiatore, Kevin Smith ha realizzato un capolavoro (se non, quasi un cult): a parer mio, tutti dovrebbero vedere questo film, praticanti soprattutto e nessuno vuole vietare di credere in qualcosa o altro, ma è il modo in cui viene praticata, appunto questa legge divina, che viene fraintesa dal proprio popolo. L'inganno ai ragazzi è stata la dimostrazione (non generalizzando) che una parte dei praticanti MENTE, e ciò è un comandamento solenne. Complimenti, non ho parole.

9½.

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