Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Quella che doveva essere per Jared, Travis e Billy-Ray doveva essere una notte di bagordi e di sesso si trasforma in un incubo mortale a causa di una setta di cristiani ultra-conservatori, i quali hanno una propria idea della giustizia e della moralità del mondo.
Kevin Smith lascia la commedia e dirige un film che viene definito "horror", anche se a me non pare la migliore definizione possibile.
Direi invece qualcosa fra cinico e grottesco, con venature pulp... ma un termine unico non mi viene in mente.
Senza contare la (velata) ciritica al sistema americano, in tormentata continua contraddizione fra libertà libertà sbandierate (vedi l'uso delle armi) contro altrettante libertà violate (come l'atteggiamento nei confronti del terrorismo, per contrastare il quale si è liberi di fare tutto) in un contesto civile di estremismi soprattutto nella provincia profonda che talora mietono più vittime del terrorismo stesso.
Ed alla fine è difficile tirare una linea per distinguere nettamente fra "buoni" e "cattivi".
Un film che va visto, come spesso fa il cinema indipendente, che vuole coniugare semplice intrattenimento con riflessioni più profonde.
NB: "Red" è il colore dei Conservatori Americani.
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