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Red State

Regia di Kevin Smith vedi scheda film

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La recensione su Red State

di marlucche
2 stelle

Da "Le cronache di Locarnia"
Il film si apre con una patina anni Settanta che mi fa girare immediatamente i coglioni, pretese tarantinesche trasudano da tutti i pori. Che palle. Nel giro di pochi minuti la trama è in caduta verticale. Monologhi assurdamente lunghi che fanno meditare risoluzioni punitive.
Chissà magari Kevin Smith è tra il pubblico come prima Emmanuel Mouret... Si potrebbe andare a chiedergli il perché di questo scempio.
Ma io sono un'intuitiva e ci vedo tutta la sua mancanza di idee che si concretizza in un riciclo di "genere" per conquistare almeno quel pubblico malato di mente che così tanto apprezza squartamenti e pseudo horror, soprattutto se B-movie.
John Goodman sempre bravissimo, alto livello, ma la storia è un qualcosa di così già visto da essere quasi inguardabile. Un film parecchio brutto anche se a onor del vero sarà iniziato all'una del mattino, in lingua originale con sottotitoli in tedesco. Cazzo ma si possono mettere i sottotitoli in tedesco?
Io il tedesco lo vieterei come lingua figuriamoci i sottotitoli....
Insomma sicuramente mi sarà sfuggito qualcosa ma in definitiva il film è di una noia mortale, privo di una qualsiasi ironia e con un finale degno del nulla che lo ha preceduto. Da dimenticare, da lamentarsi nella notte come se si fosse mangiato un intero pollo coi peperoni.
Per arrivare a casa 25 euro di taxi, limortacci.

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Ultimi commenti

  1. LAMPUR
    di LAMPUR

    Secondo me sò i 25 euri che te l'hanno fatto anna' de traverso... la prossima volta prova con la coriera...

  2. nickoftime
    di nickoftime

    ..una delle grandi delusioni del festival..assieme al film precedente questo costituisce il punto più basso della carriera di Kevin Smith..

  3. alabama87
    di alabama87

    premetto che mi sono iscritto al sito esclusivamente per commentare la tua opinione, che ho trovato di una pochezza e di una superficialità disarmanti, tanto da spingermi a dubitare che tu il film l'abbia effettivamente visto e che non ti sia invece limitata ad una visione (sempre superficiale) del trailer.
    oltretutto non so se ti sei resa conto che sul film in sè non dici praticamente nulla, tanto che se non fosse per il titolo sarebbe assolutamente impossibile capire a quale pellicola tu stia facendo riferimento; una con una tale spocchia dovrebbe cercare di scrivere recensioni un po' più accurate, non credi?

    cominciamo con l'analisi della tua ''recensione''. prima riga, prima cazzata. parli di ''patina anni '70''. io non so a cosa tu ti riferisca (e non lo so perchè, scritto così, non vuol dire nulla). un'affermazione del genere farebbe pensare o ad un'ambientazione del film negli anni '70 oppure ad un'operazione di stile pari a quella vista in grindhouse, con la pellicola fintamente rovinata e la risoluzione di una videocamera di quegli anni. e invece il film è ambientato nel presente, con numerosi riferimenti ai newmedia e i protagonisti che fanno uso di i-phone, inoltre è girato IN DIGITALE (che negli anni'70 temo non esistesse) e presentato in FULL HD, poi se tu l'hai visto al cinema dell'oratorio in qualità pessima non incolperei kevin smith per questo..

    andando avanti si legge di ''monologhi assurdamente lunghi''. ora, dato che gli unici monologhi presenti nel film sono le prediche del reveredo cooper (e ce ne sono tipo 2 su 2 ore di film, urca che sbatti sentirsele tutte, poteva metterci almeno un paio di rutti e scoregge in mezzo per rendere il film piu spassoso, no?), presumo tu ti riferisca a quelle. però a questo punto mi chiedo perchè tu li definisca ''assurdamente'' lunghi. sono fondamentali per descrivere la psicologia del personaggio, per entrare nella sua visione distorta nel mondo, per capire quanto sia mellifluo, oltretutto permettono a michael parks di offrire la migliore prova di recitazione della sua carriera, e infatti è assolutamente strepitoso. non posso che pensare che il tedio derivi dal fatto che non hai capito il senso dei discorsi a causa della lingua...
    hai parlato poi di ''pretese tarantinesche''. strano, visto che sono almeno 3 anni che smith va in giro dicendo che il film sarà apertamene ispirato alle pellicole di tarantino e a quelle dei coen, e l'influenza di questi ultimi tra l'altro è indiscutibilmente più pesante (per tematiche e stile) rispetto a quella di tarantino (che poi c'è solo una scena che può davvero essere definita ''tarantinesca'', ma vengono accuratamente evitate le citazioni banali come la classica scena ''dal bagagliaio'' ormai vista e rivista). hai speso 25 euro per andare a vedere un film ispirato alle opere di tarantino e poi ti ha fatto girare i coglioni questo stesso fatto? c'è del genio nella tua persona!

    hai poi definito il film ''così già visto da essere quasi inguardabile''. un'affermazione del genere richiederebbe quantomeno una spiegazione, non basta buttarla giù così. ti sa di già visto? ad esempio cosa ti ha ricordato? è dall'inizio del nuovo millennio che l'intera produzione horror u.s.a. si è trasformata in un'infinta sequela di film tutti uguali, e tutti bruttissimi, i cosiddetti ''torture porn'', nati grazie alla stupidità e all'incapacità creatva di eli roth e del meschinissimo creatore di saw, poi finalmente viene fuori un film originale, che svicola da questo schema, un film oltretutto low budget e totalmente indipendente, un ritorno alle origini per il geniale autore di clercks, un film che parla di orrore e che usa il cinema per parlare anche di cinema, e poi arrivi tu e te ne esci dicendo che ''sa di già visto'' e che ''può piacere solo a quel genere di pubblico che ama gli squartamenti e i b-movie'', dove in questo film di squartamenti non ce ne sono affatto e ''b-movie'' è una terminologia talmente stupida che nessuno la usa più da 10 anni..

    davvero, la mia convinzione è che tu abbia dormito durante la proiezione. nulla di male, ma almeno evita poi di scrivere una recensione, oltretutto così piena di spocchia.
    ci ho tenuto a commentare perchè il tuo modo di scrivere mi ha ricordato tanto il modo di fare di quegli pseudo intellettuali in realtà cinematograficamente perfetti ignoranti che, alla premiazione di pulp fiction a cannes, si sono alzati fischiando e protestando gridando che era uno scempio che un film del genere (e anche lì si è parlato di b-movie) potesse vincere un premio colto come la palma d'oro.

  4. marlucche
    di marlucche

    ti sei iscritto al sito solo per commentare la mia opinione? non sei l'unico! mi toccherà, prima o poi, chiedere una percentuale sugli introiti del sito! il film l'ho visto in anteprima al festival di locarno. per me fa schifo senza se e senza ma. per te è un capolavoro. possiamo coesistere ed avere entrambi ragione... peace & love

  5. alabama87
    di alabama87

    mi sa che, se questo è il tuo modo di ''recensire'', toccherebbe al sito chiedere soldi a te, per permetterti di pubblicare cose di questo genere. e bada che io la tua opinione non l'ho mai discussa. un film, come un gelato, come una canzone, come un romanzo, può piacere o non piacere. l'opinione in quanto tale è personale e indiscutibile. ciò che mi ha portato a commentare è il fatto che le cose che hai scritto non sono assolutamente riferibili a questa pellicola. è come se io scrivessi che ''il cavaliere oscuro'' è la storia di un tizio con una calzamaglia blu, un mantello rosso e una ''s'' stampata sul petto invincibile a tutto tranne alla criptonite verde, e quando qualcuno venisse a criticare questa mia affermazione io rispondessi ''ehi, è la mia opinione''...

    questo sito offre un'opportunità enorme permettendo a chiunque di pubblicare la propria critica cinematografica. sarebbe d'uopo non gettare tale opportunità nel cesso scrivendo di film che non sono stati visti, o capiti, a prescindere dal proprio gusto personale, sul quale anche un bambino di 5 anni è perfettamente in grado di esprimersi ...

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