Tonia, Katia, Ludmilla: tre donne, alla fine degli anni Cinquanta, cercano di sistemarsi a Mosca. Mentre Tonia si sposa con un uomo tranquillo e semplice, le altre due sono animate da ben altre ambizioni... Vent'anni dopo, soltanto Tonia potrà dire di aver ottenuto la vita che aveva desiderato per sé. Vicende non di tre eroine del popolo ma di tre donne semplici, alle prese con i problemi quotidiani. Finto realismo critico e curioso esempio di film sovietico che vinse l'Oscar come miglior film straniero.
Strano, questo film che ho rivisto oggi è "un gioiellino" eppure non ne ricordavo assolutamente nulla. L'ho cercato e trovato in rete questa sera perché mia moglie ha detto "Mosca non crede alle lacrime" commentando qualche notizia della tv sulla giornata in Ucraina. Allora c'era Breznev, il giovane Putin faceva carriera nel KGB, altri tempi.
Il solito seduttore la mette incinta e poi taglia la corda, lasciandola da sola con una figlia. Ma la vita è lunga; ripaga gli uni e viene a battere cassa dagli altri.
Che bella sorpresa questa pellicola russa, che sa essere ottimista senza essere mielosa o buonista, e soprattutto senza nascondere il male. Il fatto che una parte della critica l'abbia minimizzato assieme al suo Oscar, non deve allontanare da questo felice esempio di cinema popolare per il grande pubblico ben coniugato con le esigenze artistiche di una pellicola. Certo, non è uno sfoggio… leggi tutto
E' Mosca ma potrebbe essere qualsiasi posto nel mondo. Inizia come un racconto corale di tre donne iscritte all'università che cercano di sistemarsi. Poi diventa la storia di una sola di queste ragazze in particolare. La parte finale è splendida. Racconta l'amore a 40 anni. Come può essere bello l'amore a 40 anni e come può essere brutto a 20. E' un bel film. Ed il… leggi tutto
In questo supplemento d'estate di film ne ho visti parecchi, tutti in rete.
Perchè proporvi questi quattro soltanto? In questo periodo non ho tanta voglia di scriverne,…
Che bella sorpresa questa pellicola russa, che sa essere ottimista senza essere mielosa o buonista, e soprattutto senza nascondere il male. Il fatto che una parte della critica l'abbia minimizzato assieme al suo Oscar, non deve allontanare da questo felice esempio di cinema popolare per il grande pubblico ben coniugato con le esigenze artistiche di una pellicola. Certo, non è uno sfoggio…
Il fascino di questo film sta molto nell'ambientazione sovietica. Senza toccare argomenti politici, vediamo nella prima parte l'URSS nella prima parte con le ragazze protagoniste che si vestono alla moda (per quanto possono), che si entusiasmano per i divi e che sognano un futuro molto occidentale e capitalista (trovare un marito ricco). Nella seconda parte (circa vent'anni dopo) vediamo una…
un film davvero inusuale nella sua straripante normalità. storie d'amore, di lavoro e di vita in una Mosca fine anni '50 (prima) e fine anni '70 (poi). come già habnno detto altri, Mosca sembra però poco più di un pretesto: solo pochi cenni fanno riferimento alla situazione in URSS, cenni importanti ma non essenziali nel condizionare lo stile del film e dei dialoghi,…
E' Mosca ma potrebbe essere qualsiasi posto nel mondo. Inizia come un racconto corale di tre donne iscritte all'università che cercano di sistemarsi. Poi diventa la storia di una sola di queste ragazze in particolare. La parte finale è splendida. Racconta l'amore a 40 anni. Come può essere bello l'amore a 40 anni e come può essere brutto a 20. E' un bel film. Ed il…
Se le gerarchie sovietiche, anziché invadere la Cecoslovacchia o l'Afghanistan o sbattere a calci nel sedere gente come Sakharov in sperdute cittadine della Siberia, ci avessero fatto conoscere commedie come questa dell'attore - regista Vladimir Menšov, forse oggi la Russia non sarebbe in mano ad un avventuriero come Putin. Ma, considerazioni di fantapolitica a parte, si deve…
Un viaggio alla ricerca degli Oscar meno meritati mai assegnati,quelli che ci fanno sospettare sui meccanismi d'assegnazione delle statuette,quelli che ci fanno gridare al furto....
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Commenti (2) vedi tutti
Strano, questo film che ho rivisto oggi è "un gioiellino" eppure non ne ricordavo assolutamente nulla. L'ho cercato e trovato in rete questa sera perché mia moglie ha detto "Mosca non crede alle lacrime" commentando qualche notizia della tv sulla giornata in Ucraina. Allora c'era Breznev, il giovane Putin faceva carriera nel KGB, altri tempi.
commento di cherubinoIl solito seduttore la mette incinta e poi taglia la corda, lasciandola da sola con una figlia. Ma la vita è lunga; ripaga gli uni e viene a battere cassa dagli altri.
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