Regia di Richard Ayoade vedi scheda film
Ormai da qualche anno il cinema inglese si sta dimostrando decisamente superiore a quello di altre nazioni europee (Italia in primis. Purtroppo.)
Submarine, oltre che essere stato un bellissimo regalo di compleanno, è l'ennesima dimostrazione di quanto con 1 milione di dollari si possa fare dell'ottimo cinema. (Fuga di cervelli è costato il doppio.)
Il film è il racconto in prima persona della vita dell'adolescente Oliver Tate. Attraverso uno stile grottesco e surreale vengono affrontate tematiche quali la paura di non essere accettati, l'amore adolescenziale, la paura di un divorzio, la paura della morte. Ma il titolo? Perchè Submarine?
Il sottomarino è una metafora perfetta del sentirsi inadeguato, fuoriluogo. E' la sensazione di essere costantemente immersi in acqua.
Nonostante sia un film indipendente con un budget molto limitato, non vi è alcuna traccia di "sciatteria". Le inquadrature sono curatissime (ispirate stilisticamente a Wes Anderson, imho) e ogni scena viene fotografata in modo impeccabile. Inoltre, per quanto possa valere il giudizio di un "fan" degli Arctic Monkeys, ho trovato la colonna sonora di Alex Turner perfettamente calzante all'atmosfera e alle emozioni suscitate dal film.
Submarine è un film che merita. Anche più di una visione.
La speranza è che alle produzioni italiane torni la voglia di produrre per amore del cinema e non solo per amore dei soldi. Ecco. Submarine l'ho letto come una, celata quanto potente, dichiarazione d'amore al cinema in senso assoluto.
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