Regia di Robert Adetuyi vedi scheda film
Se This Is Beat. Sfida di ballo fosse stato un documentario, avrebbe avuto più di una ragione d’essere: raccontare il dietro le quinte delle competizioni tra crew, i “corpi di ballo” hip hop, a metà fra clan e squadra, mostrarne le dure sessioni d’allenamento e la creazione delle coreografie. Qui, a partecipare a una gara di danza internazionale (il Beat the World), sono tre crew provenienti dal Brasile, da Berlino e da Detroit, ognuna con il proprio stile, tutte a caccia dei 100 mila dollari in palio per il primo classificato. Purtroppo la via scelta è quella del cinema di finzione e il film è l’ultimo prodotto di quella che ormai si può definire danceploitation (Honey, Street Dance 3D, How She Move. Al ritmo del ballo, Stepping. Dalla strada al palcoscenico, solo per citare alcuni titoli): esili storie d’amore, rivalità o riscatto sociale appiccicate con lo sputo a una sequela di (pur ottime) esibizioni di danza e affidate all’espressività sotto ogni livello di guardia dei ballerini scelti come attori. This Is Beat è uno dei punti più bassi del filone, con uno script talmente telefonato e grossolano da risultare involontariamente comico. Impressionano le evoluzioni che ibridano la danza con la tecnica del parkour, ma il valore filmico dell’opera è pari (se non inferiore) a quello di una maratona di episodi del talent show America’s Best Dance Crew su Mtv.
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