Regia di David Bowers vedi scheda film
Secondo capitolo e secondo regista, ma la formula non cambia, del resto perché reinventare la ruota? L’adattamento fedele di un successo grafico/letterario si è dimostrato efficace al box office americano e dunque rieccoci in compagnia di Greg Heffley, non più ossessionato dalla classifica di popolarità della scuola, bensì vessato dalle prepotenze del fratello maggiore Rodrick (e pure il pestifero minore gli mette i bastoni tra le ruote). Non che a scuola vada tutto liscio, né con l’amico Rowley manchino motivi di divisione, ma è soprattutto Rodrick a tenere banco, figura ambigua a metà tra nemico e compagno di giochi, modello da prendere a esempio e causa della disapprovazione dei genitori. Dalla scuola alla famiglia, fino alla casa di riposo del nonno, si susseguono rapide le gag, a base di umiliazioni più o meno goliardiche, tanto più gravi se vi assiste la nuova e bella compagna di classe. Il tutto culminerà anche questa volta nell’esibizione scolastica di fine anno (e in questo il format si fa troppo evidente). Più che nel film precedente, il messaggio educativo, qui sul rapporto tra fratelli, si incrocia con una visione relativamente disincantata della sincerità in famiglia. Aiutano a evitare la stucchevolezza il cast genuino e una scrittura cui non manca un pizzico di cinismo (fino al finale: non uscite di sala all’inizio dei titoli di coda). Una piacevole rarità nelle produzioni per famiglie.
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