Trama
Durante una visita di controllo, Adam (Joseph Gordon-Levitt) apprende di essere stato colpito da un cancro che gli lascia il 50% di possibilità di sopravvivenza. La notizia genera sconforto in tutte le persone che gli vogliono bene ma, mentre la madre Diane (Anjelica Huston) e la fidanzata Rachael (Bryce Dallas Howard) sono incapaci di reagire al dolore, Adam non si lascia abbattere. Per evitare che la sua intera esistenza vada in rovina, proverà a vincere paure e sofferenze continuando a vivere in maniera spensierata, grazie anche all'aiuto dell'ilare amico Kyle (Seth Rogen) e al sostegno della bella psicologa Katie (Anna Kendrick), con cui instaurerà un rapporto sempre più tenero.
Approfondimento
IL LATO COMICO DEL CANCRO
La storia di 50 e 50 ripercorre con toni lievi la vera storia dello giovane sceneggiatore Will Reiser che, mentre lavora sul set dello show tv “The Ali G Show” con Sacha Baron Cohen, scopre di avere un grosso tumore alla spina dorsale. Restando fedele al suo comportamento bizzarro e nevrotico, Will non si è mai lasciato sfiorare dall’idea che il male avrebbe potuto essergli fatale, neanche quando si è ritrovato ad affrontare la settimana più difficile e dolorosa della sua vita: quella trascorsa in ospedale. Com’era sua abitudine fare con tutto ciò che gli accadeva, ha deciso di mettere su carta la sua esperienza ma, a dispetto delle previsioni, il compito si è rivelato più arduo del previsto a causa delle emozioni che affioravano tramite i ricordi. Anziché lasciarsi avvolgere da toni cupi, però, Reiser grazie all’aiuto degli amici Seth Rogen e Evan Goldberg, ha tirato fuori gli aspetti più drammatici connotandoli con toni divertenti e sarcastici, senza mostrare alcuni dei trattamenti orribili a cui i pazienti devono sottoporsi proprio per creare una storia universale che non fosse strettamente un’autobiografia: «Il cancro significa che le cellule nel tuo corpo stanno mutando. Non c'è niente di più personale del tuo corpo che è sotto attacco, quindi come ti rapporti con altre persone intorno a te? Non è possibile. Volevo mostrare, in un modo sia dark che divertente e assurdo, perché l'intera esperienza è stata bizzarra. L’umorismo è stata la cosa che mi ha salvato attraverso tutta la vicenda. Ho voluto condividere proprio questo. Mi piace l'idea che questo film permetta alle persone di parlare delle loro esperienze con il cancro e non avere paura di farlo. Penso che sia un bene per noi ridere di una malattia e di quanto sia assurda, ed è anche bene piangerne».
ADAM E KYLE, LE DUE FACCE DI REISER
Nel veicolare la sua esperienza in sceneggiatura, Reiser ha affidato al protagonista Adam il compito di rappresentare un giovane uomo che, da perfezionista, si ritrova a fare i conti con qualcosa che non dipende né dal suo controllo né dalla sua volontà e che, inevitabilmente, lo spinge a ridisegnare la sua vita ad un’età in cui la maggior parte dei suoi coetanei pensa a tutt’altro. La scelta per il ruolo è caduta sull’attore Joseph Gordon-Levitt, che in un primo momento, si è trovato spiazzato di fronte ai toni divertenti che avrebbe dovuto sostenere: «Il mio primo istinto è stato: 'Di cosa stai parlando? Non c'è niente di divertente in questo.' Ma la verità è che Will ha trovato un sacco di spunti che sono divertenti per davvero. Poi ho parlato con diverse persone colpite dal cancro e la prima cosa che si nota è che la situazione di ciascuno è diversa. Allora si comincia a vedere che è tragico, ma quando effettivamente parli con persone che ci sono passate, c'è sempre qualcosa su cui ridere. Potrebbe sembrare un po' audace parlare in questo modo di qualcuno che ha il cancro accanto alla colonna vertebrale, ma d'altro canto è la cosa più umana che puoi fare. Sarà un luogo comune, ma riderci sopra fa bene. I personaggi sono fondamentali per l'umorismo e l'umanità del film. Anche se si tratta di una commedia, le persone sono esseri umani a tutto tondo. Si percepiscono come persone reali. Adam, per esempio, è l'ultimo uomo sulla Terra che sarebbe in grado di gestire questa situazione. È il tipo di persona che vive con l'incubo che gli possa venir diagnosticata una malattia terminale, quindi è perfetta l’ironia che succeda proprio a lui».
Ad affiancare Levitt in scena interviene lo stesso Seth Rogen, che si riserva per sé il ruolo di Kyle, il miglior amico di Adam, un personaggio che rappresenta l’antitesi del Reiser drammatico, rappresentandone il lato più stupido di quando stava male: un personaggio che si preoccupa, che cerca di far luce sul cancro e allo stesso tempo di ridere della situazione, cercando di guardare il lato positivo e vedere cosa di buono può venire fuori. Il cancro di Adam è, per lui, una straordinaria opportunità per fare tutto ciò che non ha mai fatto in vita sua, arrivando al punto di usarlo come scusa per manipolare le persone intorno a lui o mezzo di conquista con le donne.
Note
Fa’ la cosa sbagliata, recitava l’opera seconda di Jonathan Levine, notevole per originalità di scrittura e di casting. Purtroppo il regista ha preso il suo consiglio alla lettera, e per uscire dalla nicchia, con questo 50/50, ha fatto almeno un paio di cose sbagliate: scegliere lo script dell’anonimo Will Reiser, che unisce cancro e commedia (combinazione ormai di tendenza, si vedano Il mio angolo di Paradiso e la serie The Big C ), e mettere insieme un cast che più cauto non si può.
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Commenti (4) vedi tutti
La vita che crolla improvvisamente con la scoperta del cancro, il tentativo di affrontarlo con leggerezza. Al netto delle parti davvero cruente resta una pellicola che presta il fianco ai facili sentimentalismi, aggirando i momenti davvero pesanti. Risultato modesto ma gradevole.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloOttimo film.. tema delicato e coinvolgente .. presentato in modo molto realistico e umano con qualche momento divertente e leggero per sdrammatizzare .. regia e sceneggiature riuscite .. voto 8
commento di nicelady55Banale e stereotipata, secondo i più rigorosi canoni del cinema hollywoodiano, storia di un giovane malato di cancro e delle sue relazioni con parenti amici e medici, macchiette destinate con infamia e senza lode a essere dimenticate al più presto. Il fine è lieto ma lascia del tutto indifferenti.
commento di OssL'irresistibile Segh Rogen (sempre se sentito in originale, non certo doppiato!) e la dolcissima nerd-girl Anna Kendrick tutta da sbaciucchiare. Cosa chiedere di più?
commento di movieman