Regia di Douglas McGrath vedi scheda film
La commedia di Douglas McGrath (la sua ultima regia era “Infamous”, tutta un’altra cosa) non riesce a graffiare, risulta infatti troppo timida, accomodante e soprattutto quando arriva il momento di tirare le fila offre il peggio di se (che era anche facile da aspettarsi purtroppo).
Per una donna gestire carriera e famiglia non è mai facile, tanto più lo è per Kate (Sarah Jessica Parker) con un lavoro fatto di continui viaggi, un marito (Greg Kinnear) e due figli che si sono abituati a non vederla quasi mai.
Quando arriva l’occasione lavorativa della vita non può tirarsi indietro, ma allo stesso tempo dovrà anche capire che non si può fare tutto e che gli affetti non possono essere messi sullo stesso piano della riuscita professionale.
Film che comunica molto poco (almeno in relazione al romanzo da cui è stato tratto) e che lo fa anche piuttosto male.
Questo accade anche se poi trova momenti (estemporanei) piuttosto simpatici, così rimane soprattutto un lavoro banale, che non ha il coraggio necessario per dare maggiore risalto al tema portante, ovvero le tante difficoltà che incontra una donna quando non si “accontenta” esclusivamente di crescere i suoi figli.
Soprattutto la conclusione appare fin troppo buonista (alla fine la sua rinuncia professionale è del tutto marginale), per non dire arrendevole e stucchevole, e la melassa fuori esce da tutti i pori.
Rimane quindi una commedia senza gran personalità, abitata da tante macchiette secondarie, troppe e richiamate spesso a dichiarazioni in prima persona che lasciano il tempo che trovano (ovvero poco), con un susseguirsi di eventi messi insieme senza gran fantasia ed un trio di protagonisti, Sarah Jessica Parker, Greg Kinnear e Pierce Brosnam, che si trova anche in ruoli pertinenti alle loro figure classiche (la prima molto attiva, il secondo ordinario e paziente, il terzo ricco ed affascinante), ma che nonostante l’impegno non ha la possibilità da solo, o quasi, di fare la differenza.
Sterile.
Regia piatta che non riesce a dare il giusto peso all'immagine della donna super impegnata tra lavoro e famiglia.
Il ruolo le calzerebbe anche bene (anche se probabilmente comincia ad avere qualche annetto di troppo) e ci prova in tutti i modi, ma il film non la premia.
Comunque sufficiente.
Classico ruolo, non solo per lui, dell'uomo buono nel quale non sfigura per quanto abbia fatto decisamente di meglio.
Sufficiente.
Anche lui finisce in una parte che gli confà nel quale gigioneggia un pò a vuoto.
In ogni caso fornisce il suo (piccolo) contributo.
Piccola parte senza particolari guizzi.
Personaggio alquanto frenetico con qualche battuta calzante.
Sufficiente.
Nei panni del collega della protagonista.
Niente di particolare da ricordare.
Riveste la parte del capo della protagonista.
Ruolo come tanti altri.
Nel ruolo della figlia di Kate, triste per le promesse non mantenute della madre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta