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Ma come fa a far tutto?

Regia di Douglas McGrath vedi scheda film

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La recensione su Ma come fa a far tutto?

di lao
2 stelle

NEVE E PIDOCCHI

Lo sconvolgimento epocale determinato più che dal femminismo dalla necessità di far quadrare il bilancio familiare con due stipendi in “Ma come fa a far tutto” lo spiega con una certa acutezza alla confusa Kate( la Sarah Jessica Parker di “Sex and the City”) l’acida suocera: prima se non si pagavano le bollette la colpa era del marito,  se capitava qualcosa ai bambini della moglie,  oggi tutti hanno colpa di tutto. Il rimorso è in effetti l’unica lieve ombra in grado di mettere in crisi l’esistenza gaia della protagonista del film: nonostante i figli affidati alla baby sitter,  l’effervescente Kate va  su e giù per gli States  sentendosi comunque pienamente realizzata in un mondo dove ciò che si dice e si fa coincide tout court con la verità. Madre indaffarata di un maschietto e una femminuccia abita a Boston, lavora con successo nel mercato azionario, animata, lei sostiene, dalla volontà di difendere i risparmi dei pensionati;  il marito Richard ( Greg Kinnear),  apprezzato architetto, la comprende e la ama, ha un amica del cuore sincera, una segretaria-robot convertita miracolosamente da lei alle gioie della maternità, rivali maschi in ufficio innocui ed è, per farla breve,  un esemplare invidiabile di talento e fortuna. L’unico neo è il non riuscire, impegnata com’è nella carriera, a godersi i bambini: il che, nell’universo edulcorato e inverosimilmente meritocratico  creatole attorno dal regista McGrath e dalla sceneggiatrice Brosh McKenna, equivale a fare con loro un pupazzo di neve, cucinare le torte per le feste scolastiche e assistere al primo taglio di capelli dal barbiere. Il tema in sé è serio, se il guru della tv Usa Ophra Winfrey ha definito il libro della Pearson, fonte ispiratrice della pellicola “ portabandiera della mamme lavoratrici”.  Tuttavia è probabile che le  madri lavoratrici di oggi, alle prese con crisi economica, con stipendi troppo bassi per mantenere decorosamente i figli e con una realtà sempre meno definibile,  trovino discretamente antipatica e  un po’ ipocrita la Kate invincibile nel cogliere tutto mossettine e smorfie le opportunità sulla piazza.   A meno che non abbiano voglia di illudersi con la bella favola di un marito innamorato che ti rinnova il suo amore, mentre la neve ti accarezza i capelli, appena depurati dai deliziosi pidocchi presi dai figli.  Per confronti e percorsi culturali suggeriti dal film cfv mio blog: http://spettatore.ilcannocchiale.it/post/2682615.html

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