Regia di Cameron Crowe vedi scheda film
A un lavoro del genere non si può chiedere in alcun modo di essere oggettivo e 'scientifico': per cui occorre accettare questo film come un affettuoso tributo ai Pearl Jam e nulla di più, un prodotto destinato ai fans della band di Eddie Vedder e che nulla ha da aggiungere - per loro - a ciò che già si sa sui ragazzi. Sul compianto Andy Wood, voce dei Mother Love Bone da cui i PJ provengono, morto per overdose prima ancora dell'esplosione a livello mondiale del Seattle sound; sull'amicizia con i grandi del rock and roll, come Neil Young o Roger Daltrey; sull'epica (e irrisolta, purtroppo) battaglia legale della band contro il monopolio di Ticketmaster, per poter abbassare il prezzo dei biglietti dei concerti; sul nefasto impatto della tragedia di Roskilde (9 spettatori morti a un concerto in Danimarca, nel 2000), che portò seriamente Vedder e compagni a rivalutare l'opportunità di continuare a fare tour. Ovviamente la storia è proseguita come sappiamo, inserendo i Pearl Jam nell'olimpo delle live band ed è interessante osservare, nel materiale ufficiale e ufficioso (girato da loro stessi o dall'entourage), la vita del gruppo on the road attorno al pianeta. Per il resto però non c'è molto di originale in questo ossequioso documentario, basato essenzialmente (troppo?) su interviste ai PJ e ai loro più stretti colleghi (Chris Cornell compare con la stessa frequenza di Vedder), e che soprattutto si sofferma sulla prima fase della carriera del gruppo, certo quella più interessante: a metà del documentario siamo appena al fatidico '94, l'anno in cui fu rinvenuto il cadavere di Cobain e in cui usciva Vitalogy (in sostanza: 3 anni raccontati in un'ora e un'altra ora per raccontare i restanti 17). L'impressione che rimane da questo squilibrio nella narrazione è che gli attuali PJ siano una bolsa rock band 'in età avanzata', anche perchè le notizie sugli ultimi tre-quattro album sono rare e poco dettagliate, mentre ritornano per tutto il film, per la gioia dei fans, le canzoni dei primi dischi, con il logico finale di Alive, bandiera dei PJ. Che sia un dubbio ragionevole o una gratuita malignità, spetta allo spettatore deciderlo. 6/10.
1991-2011: i Pearl Jam compiono vent'anni. Ripercorriamo la loro storia dagli esordi ai giorni nostri, attraverso grunge, Neil Young, la tragedia di Roskilde e gli infiniti tour che tuttora proseguono attorno al mondo.
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