Durante gli anni Trenta, la scoperta del petrolio scatena la rivalità tra due emiri arabi che hanno in mente due modi differenti per gestire l’oro nero: mentre la mentalità dell’emiro Amar (Mark Strong) appare più conservatrice e retrograda, quella di Nassib (Antonio Banderas) è molto più liberale e moderna. A far da ago della bilancia tra i due, subendone le conseguenze, sarà il giovane principe Auda (Tahar Rahim), figlio di Amar e sposo della figlia di Nassib (Freida Pinto).
Note
Dal romanzo La sete nera dello scrittore svizzero Hans Ruesch.
Non è un capolavoro epico ma è un più che dignitoso film di avventura, garbato d elegante, stenta a decollare ma poi non ha nulla da invidiare ai grandi del genere Non tutti i personaggi sono ben caratterizzati ma la narrazione scorre con alcune scene di guerra più che apprezzabili. Lieto fine intelligente
Bruttissimo. Il film onestamente scivola via come se niente fosse, a tratti sembra di assistere ad una commedia dove gli attori fingono. Alla scena della sorgente nel mare non ce l'ho fatta più.
Chi mai lo avrebbe detto che il piacente ispanico Antonio Banderas si sarebbe rivelato credibile sotto le vesti arabe? Eppure è esattamente quello che accade in questo caso: lo vediamo interpretare con intensità e disinvoltura il ruolo del sultano Nesib. Il film, tratto da un romanzo ("La sete nera"), è fatto talmente bene sotto tutti gli aspetti da ricordare per certi versi addirittura i… leggi tutto
Tratto dal libro Paese dalle ombre corte dello scrittore svizzero Hans Ruesch, per una volta il titolo italiano riassume precisamente il contenuto del film, in maniera assai più corretta del fuorviante originale (la traduzione letterale sarebbe Oro Nero). Come ingannevole è pure il trailer, che lascia intendere un'opera nella quale il respiro epico dovrebbe trasudare da ogni fotogramma. Non è… leggi tutto
All’inizio del 20esimo secolo, come garanzia per la pace in Arabia, il sultano sconfitto Amar affida al vincitore Nesib suo figlio Auda, destinato a riunire il popolo Arabo in lotta contro il capitalismo Usa e la sua caccia al petrolio. Annaud smarrisce presto la dimensione storica della vicenda, potenzialmente interessante, per concentrarsi sulla figura di Auda, prima bibliotecario poi… leggi tutto
Due sultani, Amar e Nesib, stipulano un accordo che favorisca la pace tra le loro tribù. Si impegnano a non usurpare un pezzo di terra definito “la striscia gialla”. A tale scopo, il sultano perdente, Amar, affida i propri figli minori (come garanzia) di cui uno di nome Auda, a Nesib che a sua volta ha dei figli tra cui la piccola Leyla.
Gli anni passano, entrambi i…
Nel nulla di un Medio Oriente spoglio, povero e arretrato irrompe una prospettiva tanto allettante quanto destabilizzante.
Black Gold la chiamano gli occidentali perché reca seco la “virtù” della ricchezza smisurata e del benessere a buon mercato. Ma molto presto appare chiaro quali altre (ben più autentiche) virtù essa tenda ad oscurare……
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Non è un capolavoro epico ma è un più che dignitoso film di avventura, garbato d elegante, stenta a decollare ma poi non ha nulla da invidiare ai grandi del genere Non tutti i personaggi sono ben caratterizzati ma la narrazione scorre con alcune scene di guerra più che apprezzabili. Lieto fine intelligente
commento di MaciknightBruttissimo. Il film onestamente scivola via come se niente fosse, a tratti sembra di assistere ad una commedia dove gli attori fingono. Alla scena della sorgente nel mare non ce l'ho fatta più.
commento di sillaba