Regia di Stuart Beattie vedi scheda film
Immaginatevi di nuovo ragazzi: tornate da un weekend in tenda e il vostro Paese è stato invaso. Piacerebbe a John Milius l’improbabile assunto di questa popolare serie di romanzi, pubblicata dal 1993 e ora trasposta sul grande schermo. È autore dell’adattamento Stuart Beattie, sceneggiatore veterano a Hollywood che è dovuto tornare in patria (in questo caso l’Australia) per debuttare nella regia. Non intendiamo svelarvi la natura del nemico di Il domani che verrà. The Tomorrow Series, del resto è del tutto pretestuoso, basti sapere che lo scenario è realistico e si fa sul serio. Se nel cinema attuale personaggi anche giovanissimi ammazzano senza problemi (magari pure senza sporcare come in Abduction. Riprenditi la tua vita), è una piacevole sorpresa vedere affrontate la perdita dell’innocenza e domande senza risposta quali: «Quante persone ho il diritto di uccidere per salvare la mia vita?». Purtroppo l’intreccio stenta anche dopo aver ingoiato il rospo dell’invasione e scivola qua e là in consuetudini hollywoodiane, come il salvataggio di un cane da un attacco aereo. Assai meno bacchettone di Twilight, il film non arriva però alla tempesta ormonale del libro, inoltre scade in lezioncine sulle droghe leggere (in)degne di Super 8. In compenso ci sono senso del paesaggio, buona regia d’azione e un ritratto ruspante dell’adolescenza. Considerato il target, ci si può quasi accontentare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta