La recensione su The Whistleblower

"The Whistleblower" diretto nel 2010 da Larysa Kondracki,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che L’agente americana Kathryn Bolkovac,
accetta per avere il trasferimento per stare vicina alla figlia,
con la missione di lavorare per conto di un esercito
privato nei territori della Bosnia,
occupandosi della formazione delle nuove forze di polizia
che saranno impiegate per riportare l’ordine in un paese
devastato da anni di guerra.

Ma, quando si imbatte in una giovane donna destinata
alla prostituzione, si rende conto che dietro la tratta della
schiavitù sessuale vi è un tacito accordo economico tra
esponenti delle Nazioni Unite e criminali locali.

Non esiterà a mettere in pericolo la propria vita pur
di portare alla luce la disonesta alleanza.

La pellicola prodotta dalla Samuel Goldwyn Films,
parte da un progetto dalla Attrice esordiente
Larysa Kondracki,che con questo vuole raccontare
il mercato di schiave che c'era nella ex Jugoslavia
dove erano in mezzo gente dell'ONU.

Come opera prima devo dire che è notevole, perché
la regista vede la situazione con gli occhi della
L’agente americana Kathryn Bolkovac,donna dura,
onesta e contro la corruzione ma con due matrimoni
alle spalle e l'affidamento al padre della figlia adolescente,
interpretata dalla strepitosa Rachel Weisz,che è in forma
e lo prende come suo incarnandolo a dovere.

la regista però è un peccato che dopo questo si è
messa a fare Film e telefilm per la Tv,perché poteva
avere un avvenire nel Cinema.

Comunque è una storia al femminile e ti trasmette
la sua sensibilità ma anche la crudezza delle immagini,
impostate sullo shock visivo e le ragazze vittime di torturatori
e violentatori, e sceglie di farlo in un modo diretto
e realista,con molta macchina a spalla e soggettive
della protagonista,e dove lei comincia a indagare su una
persona,ma poi si troverà davanti a complicità in alto,
per un castello molto ampio che va fino in cima,
diventando inquietante e si trova a non fidarsi
di nessuno e di avere minacce telefoniche.

La regista riesce a realizzare un Film con una storia
coinvolgente, dove lei si trova dove c'è gente che
fa il doppio gioco, diventando potente per le immagini
di violenza sulle ragazze che sono impressionanti,
ma anche per il dovere morale della Agente verso
queste ragazze che gli hanno dato la dritta per
trovare questo traffico.

Ho trovato fastidiosa la voce di Monica Bellucci
che interpreta Laura Leviani,la persona
che si occupa dei rimpatri della gente,
e comunque è l'unica nel complesso fuori luogo.

Nel Cast,diretto bene,figurano anche:
Benedict Cumberbatch, Vanessa Redgrave, David Strathairn,
Liam Cunningham, David Hewlett,Luke Treadaway
e le splendide Anca-Ioana Androne,Jeanette Hain
e Coca Bloos.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la Fotografia
cupa di Kieran McGuigan.  

In conclusione una interessante e potente
opera prima che narra una storia realistica,
dove un Agente in missione scopre del marcio,
fino a un momento dove non sa come comportarsi
e ti coinvolge bene nell'intrigo della vicenda che
si snoda dove lei non può più fidarsi di nessuno,
ricorda molto la storia di "Serpico" ma in ambiti
diversi,dove sono tutti coinvolti,e con scene
forti dove si vede dove vivono le ragazze
e come le sfruttano in modo quasi come bestie,
ed è impressionante come alcune scene
sono un pugno allo stomaco per lo spettatore.

Il mio voto: 7.