Donatella è una ragazza giovane e bella, ma minorata psichica. Proprio per la sua avvenenza viene rapita e avviata alla prostituzione. Il padre si rivolge allora a un bravo commissario, ma i rapitori sentendosi braccati, uccidono la ragazza. I poliziotti riescono comunque a scoprire i colpevoli, ma il padre di Donatella ha già fatto giustizia. Tratto da un giallo di Giorgio Scerbanenco, il film è ambientato in una Milano di sbandati e, benché privilegi l'aspetto melodrammatico, ha un taglio moderno e vivace. Gli attori sono diretti con sicurezza.
Uno zelante commissario milanese indaga sulla sparizione di una bella ragazza con un grave deficit mentale .... Giorgio Scerbanenco , scrittore italo-russo scomparso prematuramente oltre cinquant' anni fa , è considerato uno dei maestri del romanzo poliziesco italiano . Questo film è ispirato al suo ultimo libro , dall' evocativo titolo di " I milanesi ammazzano al sabato " , e… leggi tutto
Opera un po’ strana che attinge dal poliziottesco (vedi le continue critiche dei poliziotti al sistema), dal giallo (scomparsa di una giovane, con relative indagini sia della polizia che di privati) e dal drammatico (il dolore di un padre che perde la figlia, ma anche lo sfruttamento della prostituzione), pendendo maggiormente verso quest’ultimo genere. Non vi è, infatti, molta action,… leggi tutto
Tanti, davvero tanti sono i pregi di questo giallo/poliziesco diretto da Duccio Tessari, esperto di western (di serie B, a essere precisi) e proprio per questo adatto a confezionare le atmosfere da 'duello metropolitano' di cui si nutre questo La morte risale a ieri sera, tratto da un romanzo di Scerbanenco con una sceneggiatura di Artur Brauner, Biagio Proietti e del regista stesso. Ciò che… leggi tutto
Uno zelante commissario milanese indaga sulla sparizione di una bella ragazza con un grave deficit mentale .... Giorgio Scerbanenco , scrittore italo-russo scomparso prematuramente oltre cinquant' anni fa , è considerato uno dei maestri del romanzo poliziesco italiano . Questo film è ispirato al suo ultimo libro , dall' evocativo titolo di " I milanesi ammazzano al sabato " , e…
Quando Donatella (Gillian Bray), una bella ragazza dai modi infantili inconsapevolmente maliziosa, scompare, il padre (Raf Vallone), insoddisfatto del lavoro della polizia, prova a mettersi sulle sue tracce.
Terza trasposizione dal romanzo di Giorgio Scerbanenco "I milanesi ammazzano il sabato", dopo la versione del 1969 di Fernando Di Leo ("I ragazzi del massacro") e quella di Boisset…
Splendido film in una Milano grigia e sconvolgente, ottimamente diretto, ben svolto con lati umani descritti con perizia e sorretti da una trama che, per quanto lievemente scontata nell'epilogo, regge dall'inizio alla fine nello squallore delle case di appuntamenti, con poliziotti buoni ma non buonissimi, violenti quel tanto, stupidi a sufficienza senza scadere mai nel caricaturale, nel…
Ispirato da Scerbanenco (I milanesi ammazzano il Sabato), Duccio Tessari porta sullo schermo, da buon regista, un dramma tipicamente ascrivibile agli Anni '70. Salvata da una chiusa ferocemente catartica e sorprendente, e da un insolito utilizzo della traccia sonora con due brani cantati da Mina, la pellicola appare però oggi assai debole e sviluppata molto lentamente su…
nonostante il tentativo di chi vendo i DVD oggi di spacciarlo per un poliziottesco questo film è in realtà un bellissimo NOIR tratto da un opera di altissima qualità di Scerbanenco ("i milanesi ammazzano il sabato" con riferimento al fatto che a milano dal lunedì al venerdì si lavora e non c'è tempo neanche per ammazzare).La colonna sonora cantata da Mina ci accompagna in una milano buia e…
Tanti, davvero tanti sono i pregi di questo giallo/poliziesco diretto da Duccio Tessari, esperto di western (di serie B, a essere precisi) e proprio per questo adatto a confezionare le atmosfere da 'duello metropolitano' di cui si nutre questo La morte risale a ieri sera, tratto da un romanzo di Scerbanenco con una sceneggiatura di Artur Brauner, Biagio Proietti e del regista stesso. Ciò che…
Scerbanenco da leggere. Scerbanenco da vedere al cinema. Perchè c'è stato un prima e un dopo Scerbanenco. E la narrativa noir italiana, il cinema noir italiano, tutti gli sono debitori.
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
Opera un po’ strana che attinge dal poliziottesco (vedi le continue critiche dei poliziotti al sistema), dal giallo (scomparsa di una giovane, con relative indagini sia della polizia che di privati) e dal drammatico (il dolore di un padre che perde la figlia, ma anche lo sfruttamento della prostituzione), pendendo maggiormente verso quest’ultimo genere. Non vi è, infatti, molta action,…
Come nei romanzi e racconti di Scerbanenco, anche in questo film la cosa più riuscita è l'ambientazione milanese. Vi si respira, infatti, un'aria di Milano vera, fatta di palazzotti con androni e scale, case di ringhiera e gente che si fa gli affari suoi, mentre da qualche parte qualcuno va a puttana e qualcun altro rapisce e ammazza una bella ragazza con la testa che non funziona.…
Un giallo che appare abbastanza datato ma che presenta spunti interessanti a partire dal cast ben assortito(con Wolff che svetta molto piu'in alto del divo o ex-divo Vallone),da un'ambientazione in una Milano plumbea,livida e cattiva ,ben lontana dalla Milano da bere di ottantiana memoria,fino ad arrivare ad una regia equilibrata senza voli pindarici e senza cadute rovinose.Il finale…
Esistono registi che si prendono troppo sul serio; Tessari è esattamente il loro contrario, ma gli estremi (talvolta) si toccano e nasce così un film per metà riuscito. Il regista genovese si sa, non è mai stato un grande regista, ma un onesto artigiano che ha diretto alcune buone pellicole. Questa si può dire che sia una di quelle, nonostante l'atmosfera cupa e nebbiosa, la sceneggiatura…
Duccio Tessari dirige con misura e mano ferma il buon cast tra cui spiccano Frank Wolff nella parte di Lamberti e Raf Vallone in quella del padre. In stato di grazia i vari caratteristi Beryl Cunningham, Gabriele Tinti e Checco Rissone. Il finale ci riserva scene di inaudita violenza, fattore assente per il resto del film.
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Commenti (5) vedi tutti
C' è del marcio a Milano ....
leggi la recensione completa di daniele64Poliziesco dolente e luttuoso, con una sceneggiatura coi fiocchi. Sorprendentemente bello e solido.
commento di moviemanMilan l'è semper un gran Milan, ma fa anche parecchio schifo.
leggi la recensione completa di PLZAnticipatore di pellicole con senso "popolare" della giustizia, poi sfociate in un sottogenere deviato del poliziesco all'italiana...
leggi la recensione completa di undyingUno dei migliori gialli anni 70, per colori, immagini e fotografia. Inspiegabilmente dimenticato.
commento di Andre1911