Regia di Paul Czinner vedi scheda film
"Fräulein Else" ("La signorina Else") diretto nel 1929
da Paul Czinner,non esagero a definirlo un capolavoro.
La storia racconta che Else è
una giovane ragazza piacente,
figlia di una famiglia della alta borghesia Austriaca,
che va in vacanza in una località
turistica delle Dolominiti
insieme alla Zia.
Un giorno tranquillo le piomba addosso
la notizia della richiesta di salvare il padre
Avvocato alla bancarotta,ed è la madre
stessa di concedersi ad un uomo che è
dentro l'Albergo per salvare la baracca.
Il Film prodotto dalla Elisabeth Bergner Poetic Film Co.
è tratto dal Romanzo di Arthur Schnitzler nel 1924,
è una produzione Tedesca,all'epoca la Germania
c'erano i maestri del Cinema muto con "L'impressionismo tedesco",
ed eravamo alla vigilia dell'avvento del sonoro e del
Nazional-Socialismo di Adolf Hitler
e si producevano Capolavori come questo,e in cabina di regia
figura Paul Czinner al suo 8° lavoro.
Il regista con un suo stile asciutto e delineato,
con una modernità fuori dal comune,
mette in scena lo sguardo di Schnitzler,
in modo diretto e innovativo in fatto di inquadrature
e dell'argomento che si affronta che suona attuale
ancora oggi come la corruzione morale e materiale.
Ma non solo anche di autodistruzione e vergogna
personale.
La regia è molto fluida e le scene nelle dolomiti
e nell'Hotel sono straordinarie perché sembra di vedere
un Dolly in tempi moderni e si mette addosso ai personaggi
soprattutto sulla protagonista Elisabeth Bergner,
che è grandiosa e il suo viso rende bene descrivendo
la disperazione e l'angoscia esistenziale
della persona in modo efficace.
Il Film gira come un orologio e riesci a coinvolgerti
a dovere e nonostante sia del 1928,ha un linguaggio
narrativo innovativo e molto personale.
La scena quando il tipo ricco desidera da lei
andando con il dito nella statua nuda è qualcosa
di straordinario per come si muove la macchina
da presa,e da bene il senso della "tentazione del peccato".
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Albert Bassermann-Albert Steinrück-Adele Sandrock-
Else Heller-Jack Trevor-Irmgard Bern-Antonie Jaeckel-
Gertrude De Lalsky-Paul Morgan-Jaro Fürth-Carl Goetz-
Grit Hegesa-Alexander Murski-Ellen Plessow
e Toni Tetzlaff.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la suggestiva,cupa Fotografia in bianco
e nero a tratti pastoso di Karl Freund,
tra l'altro futuro regista de "La Mummia"
del 1932,e le scenografie di Erich Kettelhut,
che rendono una buona messa in scena.
In conclusione un capolavoro della settima
arte,per come descrive la disperazione
e l'angoscia esistenziale e dove affronta
un argomento dei nostri tempi come
la corruzione in ogni campo che serpeggia ovunque,
ma non solo anche di dubbi e autodistruzione
che colpisce per la crudezza con efficacia,
e riesce a realizzare un Cinema realista e nello
stesso a tratti poetico,che ti coinvolge in
modo memorabile difficile da dimenticare.
Il mio voto: 8,5.
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