Regia di Adrian Grunberg vedi scheda film
"Gringo";per chi è stato più di una volta in Centro o Sud America,è la definizione non solo di "straniero";ma anche del "pollo straniero",da spennare o sfruttare.Il primo titolo di questo film che celebra il ritorno di Mel Gibson al cinema d'azione era appunto "Get the Gringo",per diventare poi,al momento dell'uscita nelle sale "How I spent my summer vacation",con ironico riferimento al classico tema assegnato ai ragazzi all'inizio della nuova stagione scolastica.Il rapinatore Driver (nickname assai in voga ultimamente nel cinema action hollywoodiano),vestito da clown,in fuga dalla polizia,con un complice ferito a morte in macchina,viene bloccato sul confine tra USA e Messico,un pò troppo spostato a Sud,e preso in consegna dalla polizia dello stato in cui si parla spagnolo:viene portato in una prigione anomala chiamata El Pueblito,in cui praticamente c'è una comunità ovviamente presidiata da boss e scagnozzi di vario livello,ove bisogna sapersi giostrare e tirar fuori ogni sagacia,per campare.Finchè l'incontro con un ragazzino e sua madre,che vengono stranamente protetti da chi comanda dentro il carcere/quartiere non cambia le sorti del protagonista.Il film ha il pregio di un tono ironico,che compensa certe pecche di sceneggiatura:benchè originale e interessante nelle premesse,ad un certo punto sembra che chi ha scritto il film abbia voluto tirare le somme in maniera un pò precipitosa,dando per scontate troppe cose.Però c'è ritmo,Gibson a livello attoriale è sempre una sicurezza,ed invecchiando,le profonde rughe che gli attraversano il volto,gli danno un carisma da duro alla Lee Marvin che ne aumentano la credibilità,e soprattutto è un film un pò fuori dagli schemi del cinema d'azione preconfezionato e digitale che stucca e non coinvolge emotivamente lo spettatore.
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