Regia di Jean-Pierre Améris vedi scheda film
Al tempo della comunicazione globale in cui con un click puoi conetterti col mondo intero nascondendoti dietro una tastiera, in epoca di social networks che hanno il compito non di avvicinare persone ma di allontanarle trincerandole dietro uno schermo o una webcam, può accadere che le persone siano scosse nel profondo quando devono venire a contatto fisico con gli altri.
Ad Angelique basta uno sguardo altrui per svenire, Jean Renè per andare a cena con qualcuno deve portarsi una valigia con vestiti di ricambio per attenuare i noiosi segni dell'iperidrosi.
Non sono emotivi (non) anonimi, sono dei veri e propri fobici, le sedute con altri che hanno il loro stesso problema sono solo un palliativo in attesa che scatti quel meccanismo che permetta loro di scavalcare questa dannata paura che li fa stare su una lunghezza d'onda diversa rispetto alle altre persone.
Il problema è che loro capiscono bene come funziona il mondo ma non sono altrettanto capiti.Non riescono a "connettersi" con gli altri.
L'azienda di cioccolato di Jean Renè sta andando verso il fallimento perchè fa cioccolatini "obsoleti", lui pensa a risolvere solo le sue turbe e lei, capace di fare del cioccolato finissimo, una vera poesia per il palato, lo aiuta a risollevarsi facendo finta che il cioccolato di cui lei bilancia perfettamente fragranze , aromi e quella punta d'amaro che lo rende unico e perfetto in realtà sia opera di un misterioso eremita.
Se fare il cioccolato è un'arte anche quella di fare commedie sentimentali è un'arte.
Jean Renè e Angelique sono destinati a stare assieme, forse anche a sposarsi in un punto all'infinito ben oltre l'orizzonte.
Emotivi anonimi narra l'incomunicabilità del nuovo millennio che diventa malattia, ha un'aria sognante e melanconica grazie alla sorprendente, calda fotografia di Gerard Simon che cattura un'atmosfera squisitamente atemporale nella sua modernità.
Quello di Jean Renè e Angelique è una dimensione alternativa che li fa assomigliare alla coppia del laccato Chocolat , Binoche/Depp ma con meno glamour e con qualche anno in più.
Il modello evidente è la commedia anni '50 ma aggiornata al nuovo linguaggio multimediale, le gags comiche hanno il compito di stemperare quell'aura patologica che incombe sui due protagonisti, entrambi perfetti per i loro ruoli.
Film terapeutico per timidi e solitari, fragile come cristallo , suadente come cioccolato finissimo e leggero che accarezza le papille gustative abbandonandole furtivo senza lasciare retrogusti spicevoli, Emotivi anonimi è la via alternativa al film di Natale.
Squisitamente medio, poco profondo, piacevole da vedere e da dimenticare appena dopo i titoli di coda.
Ma in questi tempi di qualità cinematografica magra un film di questo tipo è una bella consolazione.
regia ondivaga ma ha dalla sua parte due ottimi protagonisti.
perfetto nei suoi impacci e nei suoi silenzi imbarazzati
eccellente testimonial di grazia e di timidezza.
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