Yusuf è un giovane studente turco che si è battuto per la vittoria della democrazia nel suo paese ed ha subito una dura condanna a dieci anni di detenzione. Malato e distrutto dal carcere torna al suo paese tra le montagne sopra il Mar Nero, dove ci sono la madre e i ricordi e dove vivrà gli ultimi momenti di serenità e amore.
Note
Un’opera prima già matura, uno sguardo dolente e privo di enfasi retorica sui grandi temi dell’uomo, la vita, la morte, l’amore.
Alper scruta nella sofferenza con tocchi minimi, la fotografia, vibrante e raccolta come le antiche nenie che seguono i morti, accompagna il silenzio degli uomini e della storia.
Film d’apertura del Med film festival e Menzione speciale della giuria a Roma 2008, Premio Genziana d’oro al Trento FilmFestival 2009, Sonbahar del turco Özcan Alper,al suo primo lungometraggio, racconta l’epilogo triste di una vita giovane ma senza più speranza, quella di Yusuf, un giorno brillante studente di matematica e attivo nei movimenti… leggi tutto
Yusuf esce di prigione a causa delle sue condizioni di salute, che non gli permetteranno di vivere ancora a lungo. Poco più di 30 anni, in carcere da 10 per motivi politici, Yusuf torna nel suo villaggio di montagna sul Mar Nero turco, ai confini con la Georgia per trascorrere con l’anziana madre e il suo vecchio amico Mikail il tempo che gli resta. L’incontro con Eka, giovane…
Film d’apertura del Med film festival e Menzione speciale della giuria a Roma 2008, Premio Genziana d’oro al Trento FilmFestival 2009, Sonbahar del turco Özcan Alper,al suo primo lungometraggio, racconta l’epilogo triste di una vita giovane ma senza più speranza, quella di Yusuf, un giorno brillante studente di matematica e attivo nei movimenti…
Yusuf, dopo dieci anni di carcere duro, torna a casa, malato e disilluso. Lo aspetta la madre fra le montagne sontuose dell'Anatolia e le onde del Mar Nero, dove incontrerà la possibilità di un amore, in una malinconica prostituta georgiana. L'esordio di Alper, 2008, è un film dolente e meraviglioso, che si lega al passare lento delle stagioni, in una terra immobile e aspra. Yusuf dovrà fare…
Il ritorno, per caricarsi di un afflato letterario, deve partecipare al dolore della perdita, del rimpianto, del rimorso. Deve portarci a rivedere, per l’ultima volta, qualcosa che sta per scomparire, o farci percepire la fredda scia di vento lasciata da qualcosa che se ne è appena andato. Il rientro solitario, verso un’intimità isolata e remota, fa pensare al Sokurov di Madre e figlio,…
I film turchi che ho visto di recente, e tanti dovrò ancora vederne, mi hanno fatto tornare alla mente il capitolo X del libro su questa città di un grande scrittore che non ha certo bisogno di…
In questi ultimi anni si sta facendo largo una cinematografia molto particolare:quella proveniente dalla Turchia.Oltre agli ormai giustamente noti e apprezzati Nury Bilge Ceylan(Uzak,Il piacere e l'amore,Le tre…
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Alper scruta nella sofferenza con tocchi minimi, la fotografia, vibrante e raccolta come le antiche nenie che seguono i morti, accompagna il silenzio degli uomini e della storia.
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