Regia di Andrea Segre vedi scheda film
Buon film di sintesi tra mondi ai marigini di una nebbiosa periferia da bar che potrebbe benissimo essere ambientata ovunque oltre che a Chioggia, ma che qui riesce a cogliere, grazie ad una eccellente fotografia, quella mancanza di orizzonte e di confine tipica della laguna. La protagonista, catapultata in questa sorta di piccolo mondo antico, dovrà combattere con pregiudizi e sospetti anche da parte dei suoi connazionali (e forse questo è l'aspetto più interessante e meno scontato del film). Sembra che tutto scorra in una sospensione spazio-temporale, impalpabile come la nebbia,a volte forse con qualche facile scorciatoia (come nella prevedibile ostilità verso un amore non capito), e così la catarsi del bel finale suona quasi come un esorcismo di paure ataviche, di mondi destinati a scorrere sempre paralleli come due binari.
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